Relazioni vive oltre le macerie
Nei giorni scorsi, l'Accademia Vavassori Tennis di Palazzolo ha ospitato Ali Refah Keskin, presidente dell’accademia turca “Atdsk” di Adana
Tutti i sogni spazzati via. E con quelli le proprie case, i propri risparmi e i propri affetti. La paura e la desolazione lasciata nelle terre turche e siriane in quella terribile notte tra il 5 e 6 febbraio è ancora viva. Tra quelle 44.200 vittime (i feriti, invece, si aggirano intorno alle 108mila unità), c’erano anche sei famiglie e tre giovani tennisti dell’Atdsk (Adana Tenis Dag ve Su Sporlari Kulübü), l’accademia tennistica di Adana (cittadina turca a 250 chilometri dall’epicentro) sviluppata sul modello della Vavassori Tennis di Palazzolo sull’Oglio.
“La collaborazione con l’Atdsk è iniziata due anni fa – spiega Renato Vavassori, direttore generale dell’Accademia Vavassori e tecnico della Nazionale –. Ci contattarono perchè erano interessati a riprodurre il nostro modello nel loro club. Con lo staff, allora, raggiungemmo Adana per organizzare la nuova scuola tennis”. Il terremoto, ovviamente, ha distrutto, oltre alle strutture, anche il progetto. Le relazioni tra i club, però, hanno dimostrato di essere più forti della scossa. “La situazione è molto grave – sono sempre le parole di Renato Vavassori –. In questi giorni, il presidente Ali Refah Keskin è stato in visita da noi per mantenere i contatti, ma anche per provare a trovare un po’ di stimoli. I danni sono ingenti, ma oltre alla concreta necessità di ricostruire gli edifici, c’è anche un bisogno profondo di ricostruire psicologicamente gli animi. Anche perchè le scosse di assestamento continuano e gli esperti preannunciano una nuova scossa con l’epicentro ancora più vicino”. Ecco perchè la Vavassori Tennis si sta impegnando per stare vicino agli amici turchi per donare, oltre ad aiuti materiali, anche una “boccata d’aria” agli amici turchi. “Da parte nostra – continua il direttore generale della Vavassori Tennis –, stiamo ospitando, a rotazione, alcuni ragazzi e alcuni membri dello staff tecnico e fisico dell’Atdsk”. Non solo: “Per chi vorrà aiutare in qualche modo, ci offriamo anche come punto di raccolta, per indirizzare queste persone verso il presidente o le associazioni impegnate nell’emergenza”.
“Stiamo passando davvero brutte giornate – confessa il presidente dell’Atdsk, Ali Refah Keskin, che abbiamo raggiunto nei giorni in cui ha soggiornato a Palazzolo sull’Oglio – Abbiamo perso tre nostri allievi e sei famiglie: siamo devastati e impauriti. Gli amici europei ci hanno ripetutamente chiesto di cosa avessimo bisogno e non ci hanno fatto mancare il loro aiuto. Per questo li ringrazio molto. Adesso però dobbiamo cambiare la nostra mentalità e prepararci a ciò che verrà: dobbiamo rialzarci e farci forza”. Il pensiero, d’altronde, corre verso il futuro. “A settembre, inizierà la nuova stagione: speriamo di poter far ripartire la nostra collaborazione” conclude Renato Vavassori.