Pregando le reliquie di San Vigilio
Fino a domenica 29 Iseo festeggia il suo patrono San Vigilio. L’abate del monastero cistercense di Chiaravalle presiede domenica 29 settembre la solenne processione con le reliquie di San Vigilio
Forse non tutti sanno che sono due i Santi Vescovi che portano il nome di Vigilio. Quello più conosciuto è il Vescovo di Trento, nato a Roma nel 365 d.c. Dal bel libretto su San Vigilio, scritto da Lidio e Federica Piardi per le edizioni Velar, apprendiamo che: “Dopo una breve permanenza a Roma, nel 383 Vigilio, con i fratelli e la madre (una matrona di nobile stirpe, molto pia) parte per le Alpi Tridentine per diffondere la luce del Vangelo in quelle terre. Alla morte del vescovo Abbondanzio, Vigilio è scelto per succedergli alla guida della Chiesa locale. In poco tempo egli converte completamente non solo la città ma anche i paesi vicini e le vallate, predicando fino alle diocesi di Brescia e di Verona. Il 26 giugno del 405 d.c., presumibilmente, venne ucciso dai pagani in Val Rendena con bastoni e zoccoli”. Sono circa una decina i paesi che portano il suo nome ma molti di più quelli che l’hanno per patrono. Singolare l’usanza di distribuire del pane al termine della S. Messa nella sua festa liturgica del 26 giugno; tradizione che è rimasta (come ad es. nella chiesetta di Droane in Valvestino, ma qui per un lascito) anche dopo le note di San Carlo Borromeo, che già nel 1580 raccomandava di distribuire alimentari solo ai poveri. Il culto del santo bresciano, Vigilio, Vescovo di Brescia, ha avuto un recente impulso da parte del Comitato San Vigilio, costituitosi 14 anni fa ad Iseo sulla spinta di Girolamo Lazzaroni e di cui fan parte la Parrocchia, il Comune e la Società Operaia di Iseo. In questi anni il Comitato oltre ad aver rispolverata la festa patronale, anche con manifestazioni collaterali, quali la rievocazione storica dell’ingresso in Iseo nel 1497 di Caterina Cornaro Regina di Cipro, ha stimolato l’edizione di alcuni libretti sulla figura del Santo patrono. Sul San Vigilio bresciano ci sono poche notizie certe sulla sua vita: visse presumibilmente fra il 455 e il 525, fu testimone e vittima delle invasioni barbariche Gote che devastarono crudelmente, oltre che la nostra diocesi, anche tutta l’alta Italia. Credenza consolidata è che egli si sia riparato a Iseo, dove morì, probabilmente il 26 settembre, sua festa liturgica. Il suo corpo venne inumato nella chiesa di S. Andrea, in Iseo, da lui stesso fondata, dove le sue spoglie rimasero a lungo intatte, dando grande lustro al luogo della sepoltura, divenuto santuario della memoria episcopale (come in seguito accadrà in diocesi soltanto a Serle, con il corpo del Vescovo Silvino, e alla pieve di Maderno con quello di Sant’Ercolano). Le reliquie del Santo rimasero intatte nella cripta primitiva fino all’VIII secolo; poi furono sottratti la testa e un braccio (li troviamo in San Lorenzo di Brescia) che ritorneranno ad Iseo solo nel 1951. Ora tutte le ossa, compresa la testa, sono in un’urnetta d’argento, mentre in un tabernacolo, ricavato dietro l’altare, con due chiavi, destinate una all’autorità religiosa e l’altra alla civile, c’è il braccio d’argento con l’omero del Santo; là, quando la reliquia nelle solennità lo lascia vuoto, i fedeli posano il capo (come all’altare di Sant’Onofrio nella chiesa di San Faustino) per avere sollievo e guarigione da ogni male di capo.
Il programma
Fino a domenica 29 Iseo festeggia il suo patrono San Vigilio, che fu vescovo di Brescia e visse presumibilmente fra il 455 e il 525 d.c. Fu testimone e vittima delle invasioni barbariche Gote che devastarono crudelmente, oltre che la nostra diocesi, anche tutta l’alta Italia. Credenza consolidata è che egli si sia riparato a Iseo, dove morì, col proposito di evangelizzare la riviera sebina. L’altro San Vigilio, Vescovo di Trento, visse invece dal 365 al 405 d.c. Sabato 21, accolta la statua, proveniente dalla località Cremignane, si è aperto il sacello alla presenza delle autorità civili e religiose per poi esporre le reliquie alla popolazione. Domenica 22 in mattinata si sono accolti i due nuovi curati, don Nicola e don Claudio, mentre nel pomeriggio si è svolta la rievocazione storica dell’ingresso in iseo nel 1497 di Caterina Cornaro Regina di Cipro con la presenza della Corporazione Storica di Iseo, del gruppo sportivo “La Clusanina”, degli Sbandieratori e Musici di Lacchiarella, del corpo di ballo Enjoydance e del gruppo equestre Alexander Fire Team. Oltre che religiosa la settimana e anche stata enogastronomica con degustazione dell'antica ricetta a base di anatra nei ristoranti aderenti. Giovedi 26 la festa liturgica: alle ore 10.30 ci sarà la Santa Messa solenne concelebrata dai Sacerdoti della zona, presieduta da don Mario Bonomi, vicario episcopale territoriale. Domenica 29 la festa patronale: al mattino le messe festive e alle ore 17 la Santa Messa presieduta dall’abate del monastero cistercense di Chiaravalle (MI), Padre Stefano Maria Zanolini, e solenne processione con le reliquie di San Vigilio.