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Pisogne
di ANNA ROMANO 06 giu 2024 13:49

Pisogne: Laini e Romani, programmi a confronto

Anche a Pisogne quella per il Municipio è una corsa a due. Federico Laini, con la lista “Crea Pisogne” in cerca di riconferma dopo la vittoria del 2019, deve vedersela con Luca Romani, di “Pisogne è”, già vice sindaco e assessore di Diego Invernici dal 2014 al 2019. I due candidati hanno avuto modo di presentare pubblicamente progetti, idee e proposte amministrative per il Comune sebino nel corso dell’intervista pubblica del 3 giugno scorso, promossa da “Voce”, in collaborazione con l’Azione Cattolica locale. A moderare il confronto Massimo Venturelli. Le risposte alle domande hanno consentito a Laini e Romani di illustrare al meglio i rispettivi progetti amministrativi.


Qual è l’idea di comunità dietro alle vostre idee e alle proposte amministrative?

Federico Laini. Quella di Pisogne è già una comunità partecipativa, solidale, aperta verso le diversità, alle singole peculiarità che sono fonte di ricchezza e di crescita. “Crea Pisogne” punta a valorizzare, attraverso l’ascolto, questi aspetti, raccogliendo le esigenze e le diverse istanze per coordinarle per un progetto complessivo di crescita che metta i cittadini al centro. L’amministrazione ha il compito di evitare che i singoli componenti non lavorino solo per se stessi, ma portando un valore aggiunto alla comunità intera.

Luca Romani. Pisogne è un paese di piccole-medie dimensioni che non può prescindere da due principi fondamentali: solidarietà e assistenza reciproca. Questi sono anche i valori a cui si ispira l’idea di comunità che sta alla base del progetto di “Pisogne è”. Pensiamo a una comunità che abbia nell’ascolto un modus operandi, capace di cogliere le richieste di aiuto, anche quelle inespresse, della sua gente per dare, come fanno Caritas, Auser, San Vincenzo e tante altre associazioni, risposte appropriate.


Ritenete che Pisogne sia un paese per giovani? Quali intenzioni e progettualità dedicate loro nel vostro programma?

Luca Romani. La nostra proposta politico-amministrativa ha un occhio di riguardo per i giovani. Dedicheremo un budget annuale alla Commissione giovani per far sì che possano organizzare eventi culturali e formativi che riguardino non solo problemi importanti per l’adolescenza, quali ludopatie, disturbi alimentari e dipendenze, ma anche occasioni di divertimento puro e sano. Saranno organizzati corsi di formazione professionale per far sì che ci sia un corretto incontro fra richiesta e offerta di lavoro tramite un network a questo dedicato. Abbiamo intenzione di realizzare un ostello della gioventù nella ex sede della Guardia di Finanza facendo intervenire anche dei tour operator internazionali. La realizzazione di un di un adventure park in Val Palot e l’ulteriore valorizzazione dell’esperienza del Consiglio comunale dei ragazzi completano l’ampia progettualità che intendiamo dedicare alle giovani generazioni.

Federico Laini. Pisogne è un paese per giovani. La nostra ferma intenzione è quella di fare in modo che questi siano sempre più protagonisti delle scelte e delle azioni che li riguardano. Abbiamo costituto la Commissione giovani che ha l’obiettivo di formulare all’Amministrazione proposte rivolte al loro mondo. Abbiamo fatto tanto rendere Pisogne un paese a misura di giovane: penso alle attenzioni dedicate alle scuole, ai tanti punti di incontro, all’aula studio h24 e alle borse di studio per gli studenti universitari. Tanto ancora intendiamo fare, a partire dal progetto per fare delle ex scuole elementari, sulla scorta di confronti con Confindustria Brescia, Comau Multinazionale (che opera nella robotica del gruppo Stellantis) e con alcune aziende del territorio, un polo di alta formazione post diploma per la robotica. Intendiamo dare risposte, tramite l’housing sociale, anche ai bisogni abitativi di giovani che non hanno tanti mezzi a disposizione.


Quali azioni pensate di mettere in campo in sostegno alla famiglia? Quali servizi, quali progetti, quali proposte perché quello di Pisogne sia un Comune a misura di famiglia?

Federico Laini. Un Comune che intende essere a misura di famiglia, deve partire col mettere al centro della propria azione amministrativa i bambini. È la strada che abbiamo imboccato nel corso degli ultimi cinque anni e che vogliamo continuare a percorrere. Abbiamo realizzato la nuova scuola dell’infanzia, abbiamo riqualificato l’immobile delle scuole medie, abbiamo costruito uno spazio mensa e una sala polifunzionale a servizio dei ragazzi delle scuole medie, abbiamo intenzione di fare investimenti importanti sulle scuole di Gratacasolo per efficientarle e renderle moderne. Abbiamo una collaborazione strettissima con la dirigenza scolastica per fornire la copertura anche pomeridiana, reale necessità della famiglia. Analoga interlocuzione è stata avviata anche con l’oratorio. Per sostenere la famiglia, poi, un ruolo fondamentale lo svolgono le scuole dell’infanzia, paritarie presenti sul territorio che intendiamo continuare a sostenere.

Luca Romani. La famiglia, che per noi è il pilastro principale della comunità, vive oggi molte difficoltà a partire da quella economica per via dei costi di alcuni servizi. Pensiamo alle rette degli asili nido. Per questo intendiamo aumentare il contributo alle scuole materne di Gratacasolo e Pisogne, non solo per far fronte al venire meno di quanto erogato per anni dal Bim, ma anche per un contenimento dei costi a carico delle famiglie. Fondamentale, poi, è un supporto dei servizi sociali alle famiglie perché possano accedere ai vari bonus loro destinati.


Come e con quali servizi pensate di rispondere ai bisogni della fascia più anziana della popolazione?

Luca Romani. L’aumentare dell’età della popolazione, fa crescere il numero dei soggetti con patologie cronico-debilitanti. Per noi, sarà importante pensare a provvedimenti che facilitano la domiciliarità dei soggetti anziani e fragili. Questo per ritardare o evitare il ricovero in strutture sociosanitarie come le rsa. A questo riguardo, poi, sarà importante conoscere alcuni provvedimenti come “Rsa aperta” di Regione Lombardia che interessa soggetti affetti da patologie certificate, come la demenza, e soggetti oltre ai 75 anni con un’invalidità civile al 100%. Questi soggetti hanno diritto ad ausili da parte delle Rsa gratuiti come l’igiene personale completa e la riabilitazione motoria e psichica. Abbiamo anche intenzione di lanciare un “Bonus badante” di 300 euro per le famiglie con Isee inferiore ai 15mila euro.

Federico Laini. Il problema dell’invecchiamento della popolazione è reso ancora più acuto da progressivo venire meno delle reti familiari, un fenomeno che si avverte in modo particolare nelle frazioni. Il Comune, attraverso i servizi sociali, deve trovare strategie e azioni per sostituirsi, anche in ottica preventiva, a quello che sino a qualche anno fa la rete parentale garantiva sul fronte dell’assistenza degli anziani. Al problema gravissimo della solitudine, abbiamo risposto con il progetto “Telefonia sociale” realizzato grazie all’Auser, attraverso il quale alcuni volontari chiamano le persone sole per fare loro un po’ di compagnia. Grazie a bonus fiscali, inoltre, faremo un intervento di riqualificazione della Casa di riposo. Un risultato importante è stata l’approvazione di Regione Lombardia per realizzare a Pisogne la Casa della comunità, presidio socio-assistenziale con il quale avvicinarsi alle esigenze degli anziani e, in generale, delle persone più fragili.


Quali attenzioni avete per il territorio perché, da ricchezza, non finisca per diventare un problema?

Federico Laini. Al di là dei tanti progetti messi in campo per la valorizzazione della nostra montagna e del lago in chiave turistica, intendiamo dedicare, come fatto nel corso degli ultimi cinque anni, una grande attenzione al tema della prevenzione dei rischi idrogeologici connessi ai grandi eventi atmosferici. Abbiamo realizzato un primo importante intervento di 860mila euro sul Trobiolo (torrente che nasce sul crinale nord e che sfocia nel Sebino a Pisogne, ndr). Sono in fase di appalto i lavori, per 600mila euro, sull’Insere, per la messa in sicurezza e la riattivazione del monitoraggio della frana del Gasso. Abbiamo uno studio redatto da un geologo per mettere in evidenza le criticità del territorio di Pisogne, consentendo a una fascia di 500-600 abitanti di essere più sereni all’interno delle proprie abitazioni.

Luca Romani. Per quanto riguarda il lago, sicuramente l’intervento più importante a cui pensiamo di mettere mano per preservare la salute è quello della gestione delle acque reflue, perché sia quelle domestiche che quelle industriali, siano trattate prima di essere sversate nei pozzi idrici. Sensibilizzeremo anche la popolazione perché eviti lo sversamento di prodotti dannosi come gli oli usati in cucina o vernici pericolose. Sarà fondamentale una corretta e costante manutenzione dei depuratori di montagna che necessitano di interventi straordinari non rinviabili. Molto utile per preservare le acque del nostro lago sarà piantumare nuova vegetazione sulle rive e preservare quella già presente, come i canneti, che fungono da filtraggio dei sedimenti prima che questi passino nelle acque del lago stesso.


Un po’ in tutte le comunità alle povertà tradizionali se ne vanno aggiungendo di nuove. Avete la percezione che sia un fenomeno che interessa anche Pisogne? Come pensate di farvi fronte?

Luca Romani. Anche a Pisogne, nel tempo, sono andate sommandosi nuove forme di povertà come quelle causate da nuove dipendenze come le ludopatie e i disturbi alimentari, vere e proprie piaghe sociali. C’è, poi, la povertà legata alla solitudine, che si deve affrontare con l’aiuto di associazioni del territorio come l’Auser e mettendo mano a un programma di housing sociale e alla realizzazione della casa residenza anziani. Non meno gravi sono la povertà tecnologica, cioè, provocata dalla mancanza di accesso alle tecnologie digitali e a internet, e quella sanitaria, data dall’impossibilità di accedere a cure mediche sufficienti e adeguate a causa di costi elevati e mancanza di strutture nei paraggi. Fra le attenzioni che intendiamo mettere in campo c’è anche quella per i padri separati, con figli minori che sono costretti a lasciare la propria abitazione a moglie e figli. Sono sempre di più quelli che fanno fatica e, progressivamente, scivolano nella marginalità sociale e nella povertà.

Federico Laini. Lo strumento migliore per combattere le povertà tradizionali è la creazione di opportunità lavorative e, su questo fronte, sono tante le partite che stiamo giocando per la creazione di nuove e importanti occupazioni a Pisogne. Come amministratori, abbiamo il compito di aiutare le imprese del territorio e le attività commerciale a generare ricchezza per combattere questa povertà. Ci sono, però, altre forme di povertà: da quella culturale, a cui abbiamo cercato di porre rimedio con tantissimi eventi, che hanno incontrato un interesse crescente da parte della popolazione, a quella dei giovani che lasciano il territorio di Pisogne e del Sebino in cerca di migliori opportunità. Per contrastarla dobbiamo rendere i giovani partecipi della vita politica e amministrativa del nostro Comune. C’è la povertà determinata da diverse forme di dipendenza: intendiamo approvare regolamenti che si oppongano alla realizzazione di nuove aree dedicate alle slot machine,impedendo così che questa dipendenza continui a dilagare. C’è la povertà tecnologica, soprattutto, degli anziani che fanno fatica a usare gli strumenti tecnologici: sta conoscendo un interesse crescente lo sportello digitale che abbiamo aperto in Comune. Insomma, ci sono tantissime povertà e noi dobbiamo porci l’obiettivo, in tanti modi, diversi di cercare di darvi risposta.

ANNA ROMANO 06 giu 2024 13:49