Percorso per tutti
La Riserva Naturale Torbiere del Sebino ha vissuto sabato 11 in grande momento di festa con l'inaugurazione del “Percorso per tutti” e il completamento di opere di ripristino ambientale. “Il ripristino di questo percorso – ha affermato il presidente, Flavio Bonardi - è stato parte integrante dei più ampi lavori di messa in sicurezza di alcuni tratti di sentiero presenti in Riserva. In particolare, i lavori relativi al percorso nord sono andati a risolvere alcune criticità legate all’erosione delle sponde che ha determinato un restringimento progressivo del passaggio. Sono stati quindi implementati interventi di stabilizzazione e rinforzo dei camminamenti attraverso tecniche di ingegneria naturalistica”. Il posizionamento di ghiaietto stabilizzato e la posa di nuove rampe in acciaio zincato garantiscono l’accessibilità fino alla torretta. Sul percorso sono state ripristinate le stazioni per ipovedenti, realizzate audioguide e installate microstrutture didattiche.
“Oltre a questi interventi – ha proseguito il direttore, Nicola Della Torre - la Riserva ha provveduto ad una sistemazione di ripristini ambientali con la realizzazione di circa 2.000 mq di zone umide ad acque basse per l’avifauna, lo scavo di 500 m di canale interrato per la riproduzione degli anfibi e degli insetti acquatici, il potenziamento e ripristino habitat comunitari, paludi calcaree a Falasco e boschi umidi a Ontano nero, la semina di 7.000 mq di prato stabile, la messa a dimora di 4.500 arbusti e alberi di 12 specie diverse e la messa a dimora di 4.000 piante palustri di 18 specie diverse tra cui 5 reintrodotte”. La Riserva è un luogo per tutti. “Ricordo che nel 2023 – ha concluso Flavio Bonardi - abbiamo avuto circa 70.000 presenze paganti che hanno visitato e fruito della Riserva e circa 3.000 studenti delle scuole bresciane hanno potuto trascorrere una giornata di visita e di attività all’interno della stessa. Un grande risultato che dimostra come lo spazio che stiamo gestendo sia di grande interesse. Noi puntiamo molto sulle nuove generazioni per educarle a vivere lo spazio in modo intelligente e soprattutto nel rispetto della biodiversità”.