Mons. Polvara lascia Rovato
Mons. Cesare Polvara, dopo due anni, il 28 giugno lascia le parrocchie di Rovato, Bargnana di Rovato, Lodetto, S. Andrea di Rovato, San Giuseppe di Rovato e Rovato San Giovanni Bosco. Torna a Gavardo e continuerà ad essere vicino ai sacerdoti anziani e ammalati
Un gesto di umiltà e al tempo stesso di responsabilità nei confronti delle comunità che gli erano state affidate. Mons. Cesare Polvara, dopo due anni, il 28 giugno lascia le parrocchie di Rovato, Bargnana di Rovato, Lodetto, S. Andrea di Rovato, San Giuseppe di Rovato e Rovato San Giovanni Bosco. Classe 1951 e originario della parrocchia di Gavardo, ha svolto i seguenti servizi pastorali: curato a Fiumicello (1976-1982); fidei donum in Uruguay (1982-1991); parroco di Bargnano e Frontignano (1992-1995); parroco di San Paolo (1995-2003); parroco di Scarpizzolo (2002-2003); parroco di Sant’Angela Merici (2003-2009).
È lui stesso a spiegare le motivazioni in una lettera: “Dopo aver svolto per 9 anni il compito di provicario, in particolare con il compito delle unità pastorali e di vicinanza ai preti anziani e ammalati, tornare ad essere parroco in questa grande realtà della città di Rovato mi è risultato non facile”.
Don Cesare, segnato dalla morte di don Ettore Piceni e di don Valentino Bosio, sottolinea il clima “fraterno” instaurato con i sacerdoti. Rovato prosegue il cammino iniziato con mons. Chiari: “Le comunità delle frazioni sono aperte a un cammino di unità pastorale, il rapporto con l'amministrazione comunale e le tante associazioni di volontariato è bello e costruttivo.
Avvertito il peso della responsabilità, ha chiesto al Vescovo di fare un passo indietro. “È arrivato il momento di un cambio, per me e per la città di Rovato, una ‘potatura’ dolorosa al momento, ma che sono sicuro porterà più frutti. Io ho quasi 69 anni e credo che un nuovo parroco, più giovane, possa favorire un bel cammino insieme a tutti i sacerdoti”.
Ora per lui si apre un nuovo percorso. Riparte dalle relazioni, quelle relazioni umane che, forse, in questo periodo ha dovuto un po’ trascurare schiacciato dalle incombenze amministrative di una realtà molto composita. “Dopo la condivisione con il Vescovo, tornerò a Gavardo e aiuterò le parrocchie della zona. Inoltre riprenderò il mio servizio di vicinanza ai preti anziani e ammalati, al servizio della pastorale della salute, cosa che mi rianima dentro”.