Lettera dal Monte per tutti
Il Convento dell'Annunciata ha accettato le sfide della modernità ma senza perdere la propria essenza: quella di un luogo aperto alla Parola di Dio, all’incontro, al dialogo
Cadere..in alto. Per proseguire un cammino lungo cinque secoli, accettando le sfide della modernità ma senza perdere la propria essenza: quella di un luogo aperto alla Parola di Dio, all’incontro, al dialogo. E’ la sfida del Convento dell’Annunciata, sul Monte Orfano di Rovato. Dopo la pausa estiva, il Convento franciacortino riparte con una nuova formula. Ai frati Servi di Maria, che dal XV secolo sono presenti sul Monte Orfano, si è affiancata la fondazione “Vittorio e Mariella Moretti”, legata all’attuale presidente del Consorzio di tutela del Franciacorta Docg, Vittorio Moretti. Una presenza non nuova, in Convento, visto che – attraverso l’amicizia con fra Sebastiano Borriero – Moretti cura, da 30 anni, i vigneti del Convento.
La Fondazione Moretti. Ora, con la Fondazione, la presenza sarà più strutturata, come già dimostrato dalla mostra “Lezioni in vigna”, terminata pochi giorni fa, con i migliori elaborati sul tema della terra e dei suoi frutti realizzati dagli studenti della zona. “Con l’Ordine dei Servi di Maria – ha spiegato Moretti – abbiamo raggiunto un accordo che ci permetterà di prenderci cura per i prossimi dieci anni del Convento. E l’espressione matura dell’amore che unisce la mia famiglia a questo luogo e alla Franciacorta, promuovendo i valori che ne costituiscono l’identità”.
La presenza religiosa. E i frati? Per ora, vista l’anagrafe che avanza, in Convento ne è rimasto solo uno, fra Stefano Maria Bordignon. Che – tra i primi atti – ha deciso di portare avanti una delle tradizioni dei Servi di Maria, quella “Lettera dal Monte” che, ogni mese, collega il Convento a fedeli e cittadini. “Serviva proprio una caduta per…finire così in alto – scrive fra Bordignon – . La nuova situazione non significa che sarà più difficile vivere il Vangelo. Chi desidera pregare avrà la possibilità di farlo, chi vuole dialogare potrà farlo, chi desidera approfondire la conoscenza della Parola di Dio è il benvenuto, e anche chi ama la meditazione.
Voglio incoraggiare tutti affinché la nostalgia del passato non offuschi la bellezza del presente. Non è un peccato che i tempi stiano cambiando, piuttosto non vivere il proprio tempo; è un peccato rifugiarsi nel passato e non vivere il presente, perché anche questo è un tempo di grazia”.