lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Castegnato
di REDAZIONE 12 ott 2018 10:47

Il murales delle antiche contrade

L'artista Massimo Raineri ha realizzato un murales in grado di rappresentare le quattro antiche contrade che costituiscono storicamente la comunità di Castegnato

Il Murales delle antiche contrade, opera dell’artista Mario Raineri, è stato inaugurato in occasione del “Superpalio di Franciacorta” sulla parete est di via Gugliemo Marconi del Centro Civico “Nelson Mandela” di Castegnato. Il sindaco di Castegnato Gianluca Cominassi con l’amministrazione comunale, nell’intento di dare rappresentazione alla partecipazione popolare e alla vivace vita culturale e sociale della comunità hanno fatto nascere l’opera pensata insieme all’autore, l’artista Mario Raineri, che ha ideato e proposto il tema: le 4 contrade storiche che formano il Comune di Castegnato, e che dal 1974 si sfidano nel “Palio delle antiche Contrade”, gara podistica a staffetta nel centro di Castegnato. Nel corso degli anni sono nati il “Minipalio” e il “Superpalio di Franciacorta” in cui si sfidano alcuni comuni del comprensorio. Al centro dell’opera è inserita la meridiana di Ulisse Quadri, mentre lo stemma del Comune di Castegnato è posto a coronamento della rappresentazione. Il murales raffigura le quattro contrade definite in occasione della prima edizione del palio nel 1974: la Torre, che si trova al centro del paese; la Piazzetta, a nord; il Molino a Sud e le Porte ad est. E se ogni contrada è richiamata dall’elemento rappresentativo come nei rispettivi gonfaloni (torre, mulino, porte e la piccola fontana per la Piazzetta), questi, nel murales, non sono stilizzati in simboli, ma sono ripresi tridimensionalmente nel loro contesto urbano studiando vecchie fotografie. La scelta dell’artista ha squarciato la piatta uniformità della parete color mattone facendo emergere spazi, volumi, elementi architettonici come sospesi nella foschia del tempo. La stesura pittorica ha il sapore dell’acquerello, pur non potendo esserlo, e su questa difficoltà si esalta la tecnica di Raineri che rende trasparenze, velature, opacità e nitidezze quasi stesse dipingendo su carta invece che su una parete estesa. La scelta delle tinte bianco, ocra e terre è stata fatta con l’intento di trasmettere quell’appartenenza popolare di chi ha vissuto, faticato e costruito e guarda con emozione le vecchie fotografie, lasciando solide basi per il futuro della comunità. 

Il sindaco di Castegnato Gianluca Cominassi e tutta l’amministrazione ha deciso di caratterizzare il Palio con qualcosa che potesse rappresentare il fermento sociale e culturale, la storia e con essa gli sforzi della comunità di Castegnato. L’intento dell’amministrazione è stato subito quello di scegliere un interprete capace professionalmente ma che respirasse la cultura locale in modo da tradurla compiutamente nell’opera. La scelta è caduta sull’artista Mario Raineri, nato nel 1953 nella vicina Travagliato ma trasferitosi infante a Castegnato. Mario Raineri è pittore, scultore, ceramista attivo dagli anni ’70. Capace di esprimersi nelle svariate tecniche artistiche, dall’acquerello fino alla pittura ad olio, dove la tecnica per lui diventa sfida espressiva, è un apprezzatissimo ritrattista. Non è la prima volta che Mario Raineri lavora per il comune di Castegnato: suoi sono i dipinti che decorano l’atrio all’ingresso della polizia locale (un dipinto con i monumenti significativi del paese e una mappa antica di Castegnato con annessa scultura dello stemma comunale) eseguiti nel 2007 su invito dell’allora sindaco Giuseppe Orizio. Recenti invece sono i murales sul casello ferroviario della Brescia – Iseo nel territorio di Castegnato che rappresentano una locomotiva e un operaio al lavoro, realizzati nel 2016. Mario Raineri ha presentato il bozzetto del suo progetto, un acquerello su cartoncino, che è stato accettato dall’amministrazione comunale. L’immagine delle contrade sulla parete del Centro civico non poteva che interpretare egregiamente la storia e l’attualità culturale e sociale del paese. Il riferimento non è solo storico alle antiche contrade; ma anche contemporaneo, al palio che nella sfida tra i rioni presenta una comunità che si passa la staffetta tra le generazioni: il Palio dei grandi e il Minipalio dei giovani. 

Anche il luogo è rappresentativo; lo spazio esterno della parete, con il murales, riflette il fermento culturale che quotidianamente è agito all’interno della parete. Un murales che rende trasparente la parete e svela l’impegno sociale e valoriale vissuto nel centro civico, dove le intitolazioni si riferiscono a chi lotta per l’uomo e per la vita; il Centro civico intitolato a Nelson Mandela, la biblioteca intitolata a Martin Luther King; la sala di lettura bambini intitolata a Michela Bertoglio, giovane maestra scomparsa recentemente.

REDAZIONE 12 ott 2018 10:47