Il gol di Scalvini alla scuola Martin Luther King
Il giovane difensore dell'Atalanta ha incontrato ieri alunni e docenti della scuola secondaria di primo grado del II Istituto comprensivo di Palazzolo sull'Oglio
Fortunatamente non c’è solo la scuola che fa parlare di sé per storie di disagio, di violenza, di emarginazione e di maleducazione. C’è anche una scuola buona (che è molto di più di quella evocata dall’aggettivo che in passato ha connotato una delle mille riforme messe in campo) e bella, una scuola più diffusa di quanto si pensi e di quanto si voglia far credere, ma che spesso fatica a trovare una narrazione.
È la scuola in cui, tra mille di difficotà, l'attenzione per la crescita globale degli studenti è prassi quotidiana praticata più che proclamata; è la scuola che in tutte le sue componenti non si tira indietro dinanzi alle sfide che quotidianamente le vengono poste davanti anche quando dovrebbero essere competenza di altri. È la scuola che sa bene che l'educazione delle giovani generazioni non passa solo attraverso la semplice trasmissione di conoscenze e competenze.
Sono migliaia gli esempi di questa scuola "buona", che è quella delle nostre città, dei nostri paesi. Non sempre (quasi mai) trova però la dovuta attenzione. Eppure riesce a fare tante cose belle! Lo dimostra, ma è solo uno dei tanti esempi possibili, l'incontro andato in scena iera alla scuola secondaria di primo grado "Martin Luther King" appartenente al II Istituto comprensivo di Palazzolo sull'Oglio.
Nella mattinata di ieri erano, infatti, in programma le premiazioni degli studenti che, nel corso dell'anno scolastico, avevano partecipato alle diverse competizioni sportive messe in calendario, perché qui, cpme in tante altre scuole riconoscere, insieme a meriti scolastici, il valore e l'impegno degli studenti è da tempo un modo per spronarli a dare sempre il meglio di se stessi in ogni contesto.
Oltretutto nello stesso istituto era da poco terminata un'attività laboratoriale che aveva visto impegnato un gruppo di studenti sul tema del giornalismo che aveva avuto come ultimo "step" il mandato assegnato ai partecipanti di immaginare un'ipotetica intervista a personaggi del mondo dello sport e di altri settori. Tra i personaggi individuati dai ragazzi c'era anche Giorgio Scalvini, difensore dell'Atalanta, realtà ormai affermata del calcio italiano e, soprattutto, di origini palazzolesi.
È stata una grandissima sorpresa per gli studenti della King quando hanno visto salire sul palco per procedere con le premiazioni proprio il loro idolo. Con grande disponibilità il calciatore, che compirà 20 anni il prossimo dicembre, si è prestato anche rispondere alla domande che i partecipanti al laboratorio di giornalismo avevano immaginato per la loro intervista.
Ed è stata questa la parte più bella della mattinata perché dalla viva voce di un giovane poco più grande di loro, che sta misurandosi con il successo e con la fama, hanno avuto modo di ascoltare una lezione importante tanto quanto quelle delle materie affrontate ogni giorno.
Sollecitato dalle domande Scalvini ha ricordato l'importanza dell'impegno, della perseveranza, della dedizione e poi ancora di considerare il tempo trascorso a scuola non una parentesi (magari fastidiosa) tra gli impegni della giornata, ma di cogllierne appieno la tante opportunità che sa offrire. E poi ancora, davanti a ragazzi e ragazze che vivono il tempo della ribellione e dell'insofferenza verso la famiglia, ha ricordato l'importanza di fare sempre affidamento su papà e mamma, sugoli affetti più intimi. Ha sorpreso, e non poco, la risposta data alla domanda sui "miti" della sua infanzia e della sua adolescenza. Da uno sportivo ormai abituato a misurarsi sul campo con i più grandi campioni del calcio sarebbe stato naturale sentire pronunciare i nomi Cristiano Ronaldo, Messi, etc. Candidamente ha invece ammesso di avere sempre avuto come punto di riferimento, e di continuare ad averli, il fratello maggiore, il papà...
La mattinata si è poi conclusa con foto e selfie a cui Giorgio Scalvini si è prestato con grande disponibiltà. Alla fine tutti soddisfatti: gli alunni per avere incontrato uno dei loro idoli, rimasto semplice nonostante i traguardi raggiunto (il difensore dell'Atalanta, nei prossimi giorni impegnato con l'Itaia under 21 nell'Europeo di categria, è già nel giro della nazionale maggiore e nelle prossime settimane potrebbe diventare uno dei protagonisti del calciomercato) e che con grande naturalezza ha insegnato loro che fama e successo non sono tutto nella vita. Ma positivamente colpiti dalla mattina sono stati i docenti dell'istituto, a partire dalla dirigente Barbara Gusmini, e da quelli che hanno reso possibile l'incontro (i docenti di educazione fisica Edoardo Raccagni e Giovanna Pagani), perché quanto vissuto ha dimostrato che la scuola, quella "buona", ha molte potenzialità da mettere in campo per far crescere i ragazzi e ragazze che le vengono affidati, comprese le lezioni di "vita vissuta" come quella offerta da Scalvini, solo l'ultima, anche se la più famosa, delle tante proposte nel corso dell'anno scolastico.