Gli ultimi di Haiti trovano conforto
“Nell’anima mia brilla sempre un gran sereno. Nonostante tutto e tutti sono felicissima!”. Con queste parole suor Francesca Franchi (1921-2003), descriveva la sua vita dedicata ai giovani. Dal cielo suor Francesca sarebbe orgogliosa della generosità bresciana (e non solo) nei confronti della popolazione di Haiti, quella popolazione che ha servito e amato per 56 anni. Nativa di Monticelli Brusati e Figlia di Maria Ausiliatrice, amava dire: “Noi missionari non possiamo salvare il mondo intero, ma se uno dei nostri fratelli vive per merito del nostro lavoro e del Vostro aiuto, quello è il simbolo della speranza e della salvezza che Gesù ha elargito sulla croce”.
La sua vocazione. Nel 1946 fu inviata come missionaria nell’Ispettoria delle Antille, dove ha lavorato prima in Haiti e poi a Cuba. A causa della rivoluzione castrista, dopo 14 anni dovette far ritorno ad Haiti. Lavorò in diverse comunità: Cap-Haitien, Petion-Ville, Port-auPrince Thorland e in quella di “Dessalines”, una zona povera alla periferia della capitale. “Suor Francesca – raccontò suor Maria Sylvita Elie – si è dedicata con zelo all’educazione della gioventù, ma aveva come suo campo di azione preferito l’oratorio quotidiano, i centri di formazione per le giovani povere, le ragazze madri e le mamme provate da difficili situazioni familiari. Fondò alcune scuole materne dove le bambine ricevevano cure e attenzioni, oltre che pranzi caldi. Suor Francesca era tutta donata ai poveri e si preoccupava della loro formazione umana, spirituale e professionale. Con la sua buona capacità di relazioni, riusciva ad ottenere offerte dalle persone generose, specialmente dalla sua famiglia, formando così alla solidarietà cristiana verso i poveri. Ogni settimana la sua distribuzione di cibo e di vestiti attirava centinaia di poveri. Il suo intuito le faceva scoprire quelli che erano intelligenti ma non potevano seguire lo studio e si industriava nel cercare il denaro per pagare loro gli studi”.
Solidarietà. “Gli Amici di suor Francesca” è il nome della onlus nata per continuare il legame con il popolo haitiano; il presidente, Claudio Pedroni, può contare su una grande rete di sostenitori (circa 400 persone) che organizzano e promuovono raccolte fondi (mostre, lotterie, pranzi, concerti...). Prosegue l’impegno con i ragazzi di strada attraverso l’apostolato di padre Attilio Stra e il contatto con le suore salesiane, che hanno costruito 12 casette dedicandole proprio a suor Francesca, attive nella pastorale e con gli orfani.