Cosa fare per essere un bravo papà?
Prima di diventare genitori, ci si interroga su quello che sarà il futuro e se si sarà in grado di garantire ai propri figli tutto quello di cui avranno bisogno. Molte volte, non immaginiamo neanche la complessità delle cose a cui si va incontro e, se proviamo a farlo, le preoccupazioni aumentano a dismisura. Noi papà, inoltre, molto spesso, non reggiamo neanche il confronto con le mamme moderne che, tra lavoro e altri mille impegni, sono sempre un passo avanti nel dispensare amore e attenzioni ai nostri piccoli. Allora mi sono chiesto: “Cosa potrei fare per essere un buon padre?” I miei pensieri si sono affollati di possibili risposte, atteggiamenti virtuosi da adottare, incarichi di lavoro da portare a termine per garantire solidità e benessere alla mia famiglia e così via dicendo. La realtà, però, è che ad oggi non ho ancora trovato una risposta.
O forse la risposta è semplicemente lasciarsi coinvolgere dalla gioia dei nostri bambini quando giochiamo insieme a loro, ascoltiamo le loro storie, guardiamo i cartoni animati (piazzatissimi sul divano) oppure mentre fantastichiamo su personaggi improbabili che partecipano a partite di calcio assurde nel giardino di casa (tipo “Holly & Benji” VS “Ronaldo & Ibrahimovic”). Lo so, come soluzione probabilmente non può bastare, però può essere una buona occasione per crescere insieme ai nostri figli e imparare a essere genitori. Intanto che mi organizzo per capire quale sia la risposta, cercherò di inseguire sempre il loro sorriso e dedicare loro quello che probabilmente è il bene più prezioso della nostra attuale società: il tempo da trascorrere insieme. Chissà se farò bene o male e chissà se in questo modo riuscirò ad aiutarli a realizzare i loro sogni. Un giorno saranno probabilmente loro a dirmelo e spero di non dover temere il loro giudizio.
Intanto, è meglio godersi il presente, che è fatto dal loro impagabile sorriso, dai loro abbracci e da quelle urla stridule che mi reclamano...