Cibo, cultura, capitale. Ecco il progetto Cibum
“Cibo. Cultura. Capitale”. Sono gli assi portanti del progetto Cibum inaugurato nel 2019 da Fondazione Franciacorta e declinato quest'anno in #CibumBGBS23 per le celebrazioni di Brescia e Bergamo Capitale italiana della Cultura 2023. All'Hotel Touring di Coccaglio è andato in scena il secondo degli appuntamenti pensati per riflettere sulle opportunità del territorio e per valorizzare l’offerta dei propri prodotti agroalimentari d’eccellenza insieme alle bellezze paesaggistiche e culturali. “Mi piace definire Fondazione Franciacorta - spiega il presidente, Adriano Baffelli – una holding delle idee, che mette in circolo cultura ed economia perchè una senza l'altra non possono andare troppo lontano e perchè insieme consentono di far conoscere la Franciacorta nella sua globalità”. Ospite della serata, Mario Ubiali, Ceo di Thimus, azienda leader a livello mondiale nella neuroscienza culturale e nelle neuroscienze applicate. Ubiali ha invitato a riflettere sul tema “Neuroscienze: gli stimoli che nutrono la mente”, approfondendo il rapporto tra emozione e cultura del cibo. “Utilizzando gli strumenti propri della neuroscienza culturale, riusciamo ad acquisire una comprensione approfondita del comportamento e delle motivazioni che guidano gli esseri umani, costruendo una visione olistica dell’intreccio tra processi neurologici ed elementi culturali, sociali ed epigenetici”.
Ubiali ha proposto riferimenti e suggestioni per comprendere i comportamenti umani legati all’assunzione del cibo. Il tutto dimostrando la valenza culturale di tale rapporto, con tutte le relative conseguenze, positive e no. Approfondimenti che hanno spaziato anche su temi quali: prodotti tipici, bioregionalismo alimentare e culturale, carne sintetica, stimoli diversi in funzione dei diversi costumi e tradizioni. “Conoscere le emozioni e le dinamiche neurologiche complesse di particolari gruppi di individui aiuta a comprenderne meglio aspettative ed emozioni ed è per questo che ci impegniamo quotidianamente per far progredire la ricerca scientifica su questo tema. Perché il modo in cui gli individui percepiscono la realtà è fortemente connesso con le loro motivazioni e non si può scindere il rapporto complesso tra cervello, cultura e comportamento”.
