Ciao Angelo, maestro e testimone autentico
Ci sono giornalisti che si accontentano della superficie e ci sono giornalisti che amano andare in profondità. Angelo Onger non si accontentava mai delle risposte semplici e immediate. Cercava di trovare il senso delle cose, inseguiva la verità anche quando questa costava in termini di consenso. La sua penna era pungente non accomodante.
Già direttore di Madre, era cresciuto nella palestra del nostro settimanale diocesano e di Radio Voce. E anche dopo la pensione ha proseguito il suo servizio prima come collaboratore e poi come Presidente della Fondazione San Francesco di Sales. Ha forgiato molti giornalisti.
Nella sua ricerca ha giocato un ruolo importante la fede, non una fede bigotta, ma una fede che si confronta con la ragione senza paura e senza la pretesa di possedere la verità. L’eucaristia quotidiana era sicuramente una fonte importante alla quale attingeva. Così come la preghiera.
A quasi 85 anni continuava a stupirsi della vita: sapeva, infatti, meravigliarsi di fronte a un buon libro o a un film. Leggeva, approfondiva e studiava. Negli ultimi anni, oltre alla redazione di Battaglie Sociali con le Acli e a Radio Raphael, ha raccontato con testi approfonditi la vita di don Pierino Ferrari e di Madre Giovanna Francesca dello Spirito Santo. E adesso stava lavorando a una nuova ricerca.
Attivo nel sociale, è stato tra i promotori e i fondatori dell'Aido provinciale.
Nella sua agenda segnava i compleanni e le ricorrenze perché sapeva prendersi cura delle persone. E proprio per questo motivo aveva la capacità di comprendere chi aveva di fronte. Amava scherzare e sdrammatizzare le situazioni più complicate. Si arrabbiava, si infervorava o, come diceva sorridendo, brontolava se necessario. Riusciva a prevedere e anticipare gli scenari politici, sociali ed ecclesiali.
Amava la vita e amava la sua Renata con la quale ha condiviso momenti belli ma anche complicati a causa della salute. Un amore, e questa è una grande lezione per tutti, che cresceva giorno dopo giorno, perché, come raccontava, anche nella coppia non si smette mai di conoscersi. Tra le tante curiosità, nei suoi numerosi viaggi in giro per il mondo fotografava sempre le spose.
La redazione e tutto il Centro delle comunicazioni sociali si stringono attorno alla moglie Renata e al figlio Gianluca per la scomparsa del caro Angelo.
I funerali sono mercoledì 11 agosto nella chiesa di Passirano partendo alle 10 dalla casa di via Crispi 4, sempre a Passirano, dove riposa la salma.