Festeggiamenti per il patrono San Vitale
Dall’11 al 15 maggio Castegnato festeggia il patrono San Vitale, il martire cristiano le cui spoglie, provenienti dalle catacombe di San Callisto a Roma, sono venerate nella chiesa parrocchiale dal 1685
Dall’11 al 15 maggio Castegnato festeggia il patrono San Vitale, il martire cristiano le cui spoglie, provenienti dalle catacombe di San Callisto a Roma, sono venerate nella chiesa parrocchiale dal 1685. La festa del patrono per Castegnato è la più antica e coinvolgente e trova il suo momento più significativo nella processione solenne lungo le vie del paese. Solo ogni dieci anni le spoglie di San Vitale escono dalla chiesa parrocchiale e sono portate in processione; l’ultima volta è stato nel 2015 con le celebrazioni straordinarie ricche di eventi e cerimonie religiose. Anche quest’anno il Comitato organizzatore ha programmato molte iniziative per coinvolgere vecchi e nuovi residenti, per riscoprire e rinsaldare i valori, le origini e la storia della comunità franciacortina. Il programma prevede l’avvio giovedì 11 maggio con la serata musicale dell’Associazione 12Note.
Venerdì 12 maggio il Gruppo corale “Fuori dal Coro” propone un proprio concerto nella parrocchiale. Ci sono come sempre il concorso-mostra di pittura Dino Decca; il pomeriggio musicale sabato 13 per le Suore; i mercatini di San Vitale ed il Luna Park nel parco Calini vicino all’oratorio; all’Oratorio la pesca di San Vitale, la mostra fotografica su “I dipinti della parrocchiale e le santelle”. Le cerimonie religiose sono la sera di sabato 13 con l’esposizione dell’urna del martire; domenica 15 il mattino la celebrazione liturgica ed il pomeriggio la processione solenne per le vie del paese con accompagnamento del Complesso Bandistico Castegnato; lunedì 15 la reposizione dell’urna. Anche questo anno le “donne dei fiori” orneranno con migliaia di fiori di carta crespa le vie del paese, il sagrato della chiesa e della chiesetta di Santa Maria.
Le notizie certe su San Vitale risalgono al 1685 allorquando, in coincidenza con la costruzione della nuova chiesa di Castegnato il cappuccino fra Giocondo da Padenghe donò le reliquie al nobile Girolamo Clera, marito di sua sorella Orsola Clera Zadei. L'autenticità della reliquia è attestata da un atto del 15 ottobre 1685 del notaio della Curia Vescovile nel quale si attesta che il Sacro Corpo giunse per varie vie fino al sopradetto padre Giocondo, dopo che "venne estratto dal Cimitero di San Callisto in Roma per ordine del Papa". Le reliquie del martire subirono non poche traversie per lo più dovute a chi ne vantava tempo per tempo la proprietà; divenne della comunità di Castegnato solo dopo la morte della signora Zadei, anche se a riguardo non esiste alcun atto legale di donazione. La venerazione del Santo si è consolidata nei decenni ed è celebrata tutt’oggi, ogni anno, la seconda domenica di maggio. L’urna con le spoglie del martire è collocata nell’altare della Madonna del Rosario, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.