Bertoli, volontario in Brasile
La missione dove opera il palazzolese accoglie sia bambini che gli vengono affidati dai tribunali sia i bambini che vivono con le famiglie nelle favelas
Momenti di festa e condivisione per l’arrivo del missionario laico palazzolese Marco Roberto Bertoli che per pochi giorni è tornato in Italia per incontrare negli oratori di Palazzolo, Cologne e Pontoglio le tante persone che lo sostengono. Da oltre 20 anni Marco è volontario a Barbacena nel sud-est del Brasile dove ha creato L’Opera San Michele Arcangelo che ha come finalità l’accoglienza e il sostegno, attraverso interventi educativi specifici, dei “meninos de rua”, i ragazzi di strada, che senza il suo aiuto rimarrebbero abbandonati al loro destino. La missione accoglie sia bambini che gli vengono affidati dai tribunali della zona e che vivono costantemente all’interno della struttura sia coinvolge in attività socio-educative i bambini che vivono con le famiglie nelle favelas, le zone più povere della città. Il progetto, che ha un’impostazione basata sui valori della famiglia, è sostenuto principalmente da donazioni provenienti dall’Italia e proprio per questo a Palazzolo nel 1998 è nata l’associazione “Il Padre Pellegrino Onlus” che si occupa di raccogliere fondi per sostenere tutte le attività volte all’inserimento nella missione di bambini e adolescenti. Ma il sostegno dell’associazione, che ha una sede in via Adige 41 a Palazzolo, permette anche di dare un futuro a questi ragazzi, grazie al finanziamento di microprogetti come l’allevamento di bestiame e di pesci o scuole professionali in diversi settori, con lo scopo di fornire qualificazioni professionali ai ragazzi accolti e permettere loro di raggiungere una progressiva autonomia economica.
Le opere. Negli ultimi anni sono state finanziate anche la realizzazione di una nuova chiesa e di un asilo e alcune iniziative a favore delle donne vittime di violenza. “La nostra convinzione – spiegano dall’associazione Padre Pellegrino – è che l’aiuto così ben articolato offerto a queste giovani vite, sia il seme necessario per restituire loro dignità e aprire la strada a quella libertà che è crescita individuale e sociale. Al tempo stesso permette a noi di riflettere su queste diverse realtà e contribuire attraverso un rinnovato senso del dono, allo sviluppo di una comunità globali”. Negli anni la rete di volontari si è allargata fino ad uscire dai confini della provincia di Brescia: ci sono, ad esempio, volontari sia a Putignano in provincia di Bari e anche a Fermignano nella provincia di Pesaro Urbino. Il lavoro e la passione di tutti i volontari in sostegno della missione di Marco Bertoli dimostrano, ancora una volta, la forza solidale delle nostre comunità.