Banco del riuso al via
Il meccanismo esclude sia l’uso di denaro che la gratuità. Per ogni oggetto o bene messo a disposizione si otterranno dei punti Fil, acronimo che sta per Felicità interna lorda. Un paio di scarpe in buono stato potrà valere, a esempio 50 Fil, da utilizzare per un altro oggetto, o donarlo ai servizi sociali del proprio Comune
Sabato mattina in via XXV Aprile, 146, a Rovato, taglio del nastro ufficiale per il banco del riuso, voluto da enti pubblici, fondazioni e privati all’interno del progetto “Verso un’economia circolare: avvio di un Centro nazionale di Competenza in provincia di Brescia”. Un piano triennale che ha già registrato numerose iniziative tra convegni e iniziative concrete sui temi dell’economia circolare, in particolare nell’Ovest Bresciano, dietro la regia di Fondazione Cogeme Onlus. Nasce così quindi “Riuso³ – Banco del riuso in Franciacorta”. Si tratta di uno spazio fisico sovracomunale (sono coinvolte le Amministrazioni di Rovato, Cazzago San Martino, Passirano, Paderno Franciacorta, Castegnato e Berlingo) dedicato a una serie di politiche attive orientate alla riduzione dei rifiuti attraverso proposte di scambio e recupero di beni materiali ancora in buono stato.
Il meccanismo esclude sia l’uso di denaro che la gratuità. Per ogni oggetto o bene messo a disposizione si otterranno dei punti Fil, acronimo che sta per Felicità interna lorda Un paio di scarpe in buono stato potrà valere, a esempio 50 Fil, da utilizzare per un altro oggetto, o donarlo ai servizi sociali del proprio Comune. Anche la disponibilità di tempo, o di spazi, per associazioni o attività benefiche varrà per incamerare Fil.
Tutte le informazioni sulle attività e le possibilità di interagire, da singoli cittadini, con la struttura di via XXV Aprile, 146 si trovano sul sito. Un’altra opzione è quella di partecipare, sabato mattina dalle 10.30, all’apertura ufficiale. Saranno presenti i partner del progetto: Fondazione Cogeme Onlus; Kyoto Club, Fondazione Nymphe – Castello di Padernello, Provincia di Brescia, Università degli Studi di Brescia, Università Cattolica, Cauto, oltre ai sindaci e i servizi sociali dei Comuni coinvolti e alle associazioni interessate a collaborare alle attività del banco del riuso made in Franciacorta.