Appello per il santuario di S. Stefano
“Ridiamo bellezza al nostro Santuario della Madonna di Santo Stefano”. Si apre così l’appello condiviso da sacerdoti e comunità cristiana di Rovato e pubblicato sull’ultimo bollettino della Parrocchia di Santa Maria Assunta. E’ “l’operazione Santo Stefano”, tesa a sensibilizzare la cittadinanza – dai privati alle aziende – per mettere mano al cuore della devozione rovatese fino dall’VIII secolo, ai tempi della presenza longobarda ai piedi del Monte Orfano. Mentre in cima al rilievo era presente l’antica chiesetta di San Michele, caro proprio ai longobardi, alle prime pendici del Monte sorse la chiesa del popolo rovatese, dedicata alla Madonna di Santo Stefano. Nel corso di (oltre) un millennio di vita il santuario è cambiato ed è stato più volte ristrutturato, restando comunque nel cuore della comunità rovatese. Oggi è invece il santuario ad avere bisogno dei rovatesi. Da otto anni il muro di contenimento del lato nord è franato, mentre nel corso degli anni altri interventi si sono resi necessari per “ridare decoro e sicurezza – si legge sul bollettino della parrocchia, guidata da mons. Mario Metelli – a tutta la parte esterna del santuario. Sapendo che la popolazione ro- vatese è da sempre particolarmente devota a questo luogo di fede e di preghiera, è desiderio di tutti mettere mano al più presto a questi lavori”. In cantiere, nel progetto vagliato dall’architetto rovatese Stefano Belotti, figurano infatti anche la sistemazione della scalinata principale e restauro dei gradini di ingresso al portone centrale e laterale al santuario, la messa a norma di tutto il piazzale superiore con sostituzione della recinzione e la sistemazione delle copertine della muratura poste a delimitazione delle aiuole con nuove ringhiere parapetto, oltre al rifacimento praticamente radicale della salita laterale a sud, lungo via Santo Stefano. I lavori, che seguono quelli già realizzati nei mesi scorsi a seguito del crollo delle mura venete del Castello, ai piedi della Parrocchia, con l’aiuto di diverse aziende rovatesi, ora necessitano dell’aiuto popolare.
La catena solidale. La catena solidale è già partita, attraverso l’interessamento della famiglia Bosetti, Osvaldo e Sara, e con le donazioni raccolte con il tam tam della comunità. Serve, però, un aiuto più ampio, a cui è possibile aggiungere il proprio… mattoncino attraverso il conto corrente della Parrocchia, raggiungibile con il codice Iban IT96F0503455140000000011595 e la dicitura: “Operazione restauro S.Stefano”, oppure direttamente ai sacerdoti in canonica, con la stessa motivazione. Su richiesta, la donazione potrà essere regolarmente certificata con una ricevuta rilasciata dalla parrocchia. “Siamo consapevoli – spiegano i sacerdoti rovatesi – della onerosità degli interventi, ma anche di essere i custodi di un patrimonio di fede e di cultura che i nostri padri ci hanno affidato, affrontando loro stessi enormi sacrifici”.