La promessa del 2025: protezione del territorio
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un pacchetto di investimenti e riforme, volti alla protezione e valorizzazione del territorio. Il Piano è in piena coerenza con i sei pilastri del Next Generation EU riguardo alle quote d’investimento previste per i progetti green (37%) e digitali (20%).
L'investimento si pone l'obiettivo di valorizzare gli edifici storici rurali al fine di incrementare l’afflusso di turisti nelle aree periferiche del Paese, ma anche di migliorare la tutela del paesaggio circostante. Ristrutturando gli edifici abbandonati o degradati, infatti, verranno creati posti di lavoro, ridotte le disparità regionali e alleviato l’impatto della crisi, anche grazie alla valorizzazione dell’artigianato e dei prodotti agricoli locali. Tale investimento dovrà stimolare un processo sistematico di riqualificazione del mondo rurale e storico, e di tutela del paesaggio, sia di proprietà o gestione ad enti privati che a enti del terzo settore.
Molti edifici rurali e strutture agricole, infatti, hanno subito un progressivo processo di abbandono, degrado e alterazione che ne ha minato i caratteri distintivi e il rapporto con l'ambiente circostante. Il provvedimento migliora la qualità del paesaggio rurale restituendo alla collettività un patrimonio edilizio sottoutilizzato e non accessibile al pubblico. Il patrimonio, così tornato in dotazione alla comunità, potrà essere reinserito nel tessuto economico e sociale del territorio, valorizzando le particolarità locali.
Entro giugno 2022 si adotterà il decreto del Ministero della Cultura per l’allocazione delle risorse da impiegare nei singoli interventi. L’obiettivo è il dicembre 2025: terminare 3000 opere d tutela e valorizzazione dell’architettura rurale e del paesaggio e avviarne almeno 900 opere.