Un laser in dono con Valtrompiacuore
La Clinica oculistica universitaria degli Spedali Civili di Brescia ha recentemente ricevuto in dono dall’Associazione Valtrompiacuore , sostenuta da Alba2MpM, Bertelli Maria, Fondo OR.MA (Fam. Mari-Basso), Fondazione della Comunità Bresciana e Mec-Gar, un laser giallo con strategia sotto soglia
I trattamenti laser sono molto diffusi in ambito oculistico e permettono di trattare patologie invalidanti della retina come le maculopatie, la retinopatia diabetica, le patologie occlusive retiniche. Il nuovo laser permette di trattare in modo più efficace e sicuro alcune maculopatie; determinando migliori risultati e riducendo gli effetti collaterali. L’U.O. di Oculistica dell’Asst Spedali Civili di Brescia, diretta dal Professor Francesco Semeraro, segue ogni anno circa 4000 pazienti affetti da maculopatie e/o patologie vascolari retiniche per un totale di circa 18000 prestazioni annue. Queste patologie sono altamente invalidanti perché danneggiano moltissimo la vista e possono causare cecità. In particolar modo la retinopatia diabetica e l’edema maculare diabetico costituiscono la principale causa di cecità legale dei pazienti in età lavorativa. Ad oggi, uno degli strumenti più efficaci per combattere tali patologie è il trattamento laser delle alterazioni retiniche. La Clinica Oculistica Universitaria degli Spedali Civili di Brescia ha recentemente ricevuto in dono dall’Associazione Valtrompiacuore, sostenuta da Alba2MpM, Bertelli Maria, Fondo OR.MA (Fam. Mari-Basso), Fondazione della Comunità Bresciana e Mec-Gar, un moderno laser giallo con strategia sotto soglia.
Questo laser ha il vantaggio, rispetto al classico argon laser da tempo utilizzato, di determinare pochissimi effetti collaterali, minori danni alla retina, minori alterazioni del campo visivo e migliori esiti funzionali. La luce del laser giallo non viene assorbita dal pigmento presente nella fovea, ma solo dalle cellule dello strato sottostante, chiamato epitelio pigmentato retinico. Tale laser permette di produrre un treno di impulsi rapidissimi, l’energia laser viene suddivisa in numerosi picchi di energia separati da pause di riposo che limitano il riscaldamento dei tessuti e quindi il danno provocato dal laser. La retina viene stimolata dal laser ma non viene bruciata, non si verifica danno fototermico a livello retinico (il laser normale riscalda la retina fino ad indurre la formazione di una cicatrice). Il nuovo laser induce le cellule dell'epitelio pigmentato retinico a produrre delle proteine (HSP: Heat Shock Protein) che determinano un “reset cellulare”, stimolando la normale funzione di tali cellule e l'assorbimento del liquido in eccesso che si è accumulato nella retina o nello spazio sotto retinico. In questo modo è possibile trattare anche la parte centrale della retina perché non vengono danneggiati i fotorecettori.
"Si tratta, facendo riferimento ad altre situazioni patologiche del nostro organismo, di una sorta di defibrillatore per le cellule retiniche - spiega il direttore della clinica Francesco Semeraro -. Tale laser permetterà di trattare con estrema efficacia e sicurezza alcune delle patologie che affliggono i nostri pazienti, riattivando in parte le fisiologiche funzioni retiniche; miglioreranno i risultati con un maggiore rispetto dell’anatomia dell’occhio”. “Ancora un volta – dichiara l’assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi, presente alla cerimonia – la straordinaria generosità dei bresciani permette di contribuire alla qualità dell’offerta sanitaria fornita dagli Spedali Civili. All’associazione Valtrompiacuore va il mio ringraziamento a nome di Regione Lombardia, così come ai medici e al personale sanitario il mio augurio di ‘buon lavoro’, certa che sapranno rispondere con ancora maggiore efficacia all’esigenza prevenzione e cura di tante patologie in ambito oculistico”.