BTL. Il Pnrr, questo sconosciuto
Sono stati presentati oggi i risultati della indagine conoscitiva commissionata da BTL Banca del Territorio Lombardo alla società di ricerche AstraRicerche di Milano sul grado di conoscenza del Piano Nazionale di ripresa e Resilienza da parte delle aziende del territorio servito dalla banca.
Obiettivo della ricerca commissionata da BTL lo scorso gennaio era quello di approfondire la percezione e il grado di interesse delle imprese bresciane e lombarde sul PNRR e relative opportunità, nonché di meglio comprendere le esigenze che ne potranno scaturire in termini di iniziative di supporto alle aziende da parte della banca bresciana. L’esito della ricerca ha fatto emergere alcuni spunti di riflessione interessanti.
Interrogato circa la conoscenza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) il 34.6% del campione dichiara di saperne molto o abbastanza (ma solo il 3.5% molto) e il 65.4% poco o niente (più di un intervistato su 10 non ne ha mai sentito parlare). Le aziende del settore Primario e quelle delle Costruzioni e del Commercio ne hanno una conoscenza meno intensa, mentre è maggiore presso Manifattura e Servizi.
Dei 9 intervistati circa su 10 che conoscono (anche solo un poco) il PNRR, solo una parte lo valuta utile per la propria azienda: primariamente, nel 41.6% dei casi, in modo indiretto per la creazione di interessanti opportunità di business per il settore di appartenenza: si tratta in particolare dei forti e medi conoscitori del PNRR (58%), delle imprese con 20+ dipendenti (62%) e oltre un milione di € di fatturato (55%). Poi, per il 33.0% dei conoscitori, il PNRR è molto o abbastanza utile anche in modo diretto, per l’accesso a risorse da parte della propria azienda: in particolare per i forti e medi conoscitori del PNRR (43%), per le imprese con 20+ dipendenti (57%), appartenenti al settore primario (50%).
In sintesi: più le aziende sono informate sul tema PNRR, più ritengono possano esserci opportunità dirette o indirette per il loro business.
Fra le 6 missioni del PNRR: la massima rilevanza è attribuita all’area della digitalizzazione innovazione, competitività, cultura e turismo: molto o abbastanza rilevante per il 51.6% degli intervistati, riveste importanza in particolare per i forti e medi conoscitori del PNRR (64%), per le imprese con 20+ dipendenti (61%), settori manifattura (65%) e servizi (61%). A seguire, l’area della rivoluzione verde e transizione ecologica rilevante per il 44.4% del campione: a spiccare sono le imprese con 20+ dipendenti (57%), il settore primario (68%)
Poi, il 39.0% indica molto o abbastanza importante la missione salute (si sale al 51% per le realtà con 20+ dipendenti); il 38.1% infrastrutture per una mobilità sostenibile (49% nelle imprese con 20+ dipendenti, 46% nel settore costruzioni, 45% manifattura e secondario); l’area istruzione e ricerca è al 37.9% per rilevanza (che arriva fino al 53% per le imprese con 20+ dipendenti, 49% nel settore manifattura); infine è al 25.9% la missione inclusione e coesione (si arriva al 39% nelle realtà con 20+ dipendenti, al 33% tra i forti e medi conoscitori del PNRR)
Per poter essere parte attiva dei progetti finanziati dal PNRR il 70.8% degli intervistati giudica utile un servizio gratuito di aggiornamento quotidiano relativo ai bandi disponibili, alle opportunità di finanziamento (per il 40.1% di costoro un servizio siffatto è molto utile): sono in particolare i forti e medi conoscitori del PNRR (82%), settore servizi (80%).
Segue con breve distacco un servizio di consulenza finanziaria per uno o più progetti la cui utilità è riconosciuta dal 61.4% del campione: in particolare dai forti e medi conoscitori del PNRR (70%), delle imprese con 20+ dipendenti (73%).
Le necessità di supporto in merito al PNRR sono primariamente legate a trovare bandi interessanti per l’azienda (52.1%: esigenza espressa in particolare dalle imprese con 20+ dipendenti, 63.0%; con fatturato di oltre un milione di €, 62%) e a valutare concretamente se l’azienda ha la possibilità di partecipare ai bandi (45.5%: qui emergono in particolare le imprese tra 10 e 19 dipendenti, 55%; con fatturato tra i 200mila e un milione di euro, 57%; settore primario, 58%). Meno indicate le attività più volte alla partecipazione vera e propria: scrivere i testi di partecipazione (31.4%) e fare un business plans di progetto (21.6%).
“Dalla ricerca emerge in maniera netta la necessità da parte della Banca di svolgere attività di informazione e formazione sul PNRR per aumentarne la conoscenza, visto che il tema risulta ancora abbastanza sconosciuto – commenta il Direttore Generale di BTL Matteo De Maio. – ma anche per aiutare le aziende clienti del nostro territorio ad individuare progetti e bandi consoni alla loro realtà. Su questo aspetto la Banca si è già attivata per fornire alle proprie aziende alcuni concreti strumenti di supporto e consulenza. L’indagine conoscitiva svolta attraverso il sondaggio di AstraRicerche rappresenta infatti per BTL un’attività propedeutica a un’ulteriori iniziative che verranno proposte sul territorio nelle prossime settimane in collaborazione con il Gruppo Cassa Centrale con l’obiettivo di fare informazione e al contempo di mettere a disposizione delle PMI una serie di strumenti per “mettere a terra” le opportunità del PNRR. L’impegno che intendiamo prenderci – consapevoli del nostro ruolo di banca di riferimento locale e delle potenzialità derivanti dalla appartenenza al Gruppo bancario Cassa Centrale - sarà quello di rendere meno distante e più accessibile lo spazio tra le aziende e le realtà del nostro territorio, e le opportunità del più grande piano di sviluppo e riforma del nostro Paese dal secondo dopoguerra”.