Pietro Ichino ospite dell'Ucid
Il senatore e giuslavorista è stato ospite dell'Ucid durante il tradizionale incontro alle Terme di Boario per presentare i dati occupazionali del 2015
Il dato macroscopico che balza all'occhio è l'aumento numerico e percentuale degli occupati che a fine anno 2015 era di 299.000 unità, pari al 1,3% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Diminuita anche la richiesta di cassa integrazione ordinaria per 79.000 lavoratori, pari al 16,8% in meno. Diminuiscono di 169.000 unità i disoccupati e di 63.000 unità gli inattivi, secondo fonte Istat. Altro dato commentato con dovizia di particolari è l'aumento delle assunzioni a tempo indeterminato che a fine dello scorso anno erano 1.870.952, certamente grazie agli incentivi varati dal governo Renzi, rispetto all'anno precedente dove il dato si ferma a 1,273.750 assunzioni a tempo indeterminato. Tutto bene, dunque, per quanto riguarda il mercato del lavoro e la certezza di un futuro per i giovani? Sicuramente vi sono zone d'ombra importanti su cui, ha detto Ichino, bisogna lavorare: “una cosa è certa - ha detto il giuslavorista - che dove l’assunzione avviene con un contratto a termine l’impresa non investe in formazione.
Non è un caso che l’Italia, avendo una percentuale tra le più alte in Europa di nuove assunzioni in forma di contratto a termine (quasi nove su dieci), abbia anche la percentuale tra le più basse di giovani che ricevono formazione nella fase di primo inserimento nel tessuto produttivo. Se il contratto a tutele crescenti diventerà, come vi è motivo di sperare, la forma normale di assunzione, i contratti si costituiranno con un orizzonte molto più ampio e l’investimento in formazione sui neo-assunti ne conseguirà naturalmente”. Al termine della sua ampia relazione, che ha superato abbondantemente i 100 minuti di intervento, i soci dell'Ucid coordinati dal Presidente Enrico Chini hanno argomentato con Ichino su alcuni aspetti del lavoro riferiti ai territori svantaggiati e più marginali, quali sono le vallate alpine. Ichino ha risposto con argomenti giuridici e statistici che nel mercato globale la distinzione va progressivamente sparendo, così come ha cercato di dimostrare anche nel suo recente libro dal titolo “Il lavoro ritrovato: come la riforma sta abbattendo i muri tra i garantiti, i precari e gli esclusi”.
DAVIDE ALESSI
01 giu 2016 00:00