La Congrega della Carità Apostolica in aiuto delle famiglie bresciane
Presentato nel salone dei Vescovi il bilancio sociale 2015 dell'istituzione di beneficenza di via Mazzini
Attualmente, sotto l'insegna del Pellicano, l'antico emblema del Sodalizio,si raccoglie un articolato sistema di realtà e di servizi: sono infatti, ormai, otto le fondazioni che nell'ultimo secolo si sono via via aggiunte all'istituzione "capogruppo".
Nel bilancio sociale trovano sintesi le erogazioni di aiuti alle famiglie e il frutto dei tremila colloqui con persone in difficoltà che ogni anno avvengono in media nella sede di via Mazzini. A tutto ciò si somma, secondo le specificità degli statuti di ciascuna fondazione, il finanziamento di altri enti non profit nelle province di Brescia e di Mantova. Una casa di riposo (rsa) e cinquanta minialloggi protetti per gli anziani, due residenze per studenti e circa quattrocento abitazioni offerte a canoni "popolari" nel Comune di Brescia completano il quadro delle attività.
Un insieme di dati, quello appena ricordato, che nel corso del 2015 ha consentito l'erogazione di 1,5 milioni di euro in beneficenza in risposta, come ha ricordato il presidente Alberto Broli nel corso della presentazione, a richieste di aiuto che continuano a essere in costante crescita.
Nel corso dell'anno sono state più di 1300 (1354) le famiglie bresciane che hanno potuto contare sull'aiuto erogato dalla Congrega per un totale più di 630mila euro. Una cifra di poco superiore, 644mila euro, è stata invece destinata al sostegno di 62 realtà del non profit del Bresciano e del Mantovano, territori di riferimenti dell'istituzione caritativa.
Un altro dato "di peso" fra quelli presenti nel bilancio sociale è quello relativo alla risposta che la Congrega della Carità Apostolica fornisce al bisogno abitativo. Con le 655 unità immobiliari di cui dispone l'ente di via Mazzini riesce a soddisfare uno dei bisogni primari della famiglia.
Dell'importante ruolo caritativo svolto dalla Congrega nel passato, nel presente e che diventa ancora più importante per il futuro ha parlato il vescovo Monari che ha sottolineato come l'impegno di questa realtà nel corso dei secoli sia stato caratterizzato da uno spirito che è contemporaneamente cristiano a laico, secondo un insegnamento che è tipico della tradizione bresciana di cui anche in futuro la città non potrà fare a meno.
Significativo anche il contributo di mons. Giorgio Biguzzi, saveriano, per anni vescovo in Sierra Leone che, nel corso del suo intervento incentrato sul tema "Carità e misericordia nell'Occidente che cambia", ha ricordato come l'impegno profuso dalla Congrega e documentato dai numeri del bilancio sociale, sia in linea con il sogno di un'Europa capace di essere madre più volte richiamato da papa Francesco.
REDAZIONE ONLINE
26 mag 2016 00:00