L'invitante lezione del CFP Canossa: un pranzo con i prodotti di "Libera Terra"
I ragazzi del CFP Canossa di Bagnolo Mella, hanno realizzato un pranzo con prodotti ottenuti dai territori liberati dalle mafie, proventienti dalla cooperativa "Libera Terra". Tra i commensali: i rappresentanti bresciani di “Libera”, il Parroco di Bagnolo e il Sindaco
Proprio seguendo questo obiettivo è sorta la collaborazione con “Libera”, l’associazione fondata nel 1995 da don Ciotti e che da allora si occupa di combattere ogni tipo di mafia e di diffondere una cultura in grado di opporsi ad ogni tipo di corruzione. Oltre ad una costante opera di informazione e di diffusione del proprio messaggio, “Libera” in questi anni è stata protagonista dell’uso sociale dei beni confiscati alla Mafia, provvedimenti che hanno fatto sorgere, tra l’altro, diverse cooperative che si occupano di coltivare e di produrre gli alimenti e i frutti da questi stessi campi confiscati grazie alla legge.
In questo senso la conclusione del progetto didattico dedicato allo studio del problema mafioso e di quello che in Italia si sta facendo per combatterlo, ha dato vita ad un riuscitissimo pranzo realizzato interamente con prodotti provenienti dalla cooperativa “Libera Terra”, che ha dato modo agli studenti del “Canossa” di sbizzarrirsi sia in cucina che nella presentazione in tavola di un menù che ha ricevuto il plauso dei commensali presenti. In effetti, accompagnati da Madre Liliana e da un gruppo di insegnanti nelle vesti dei padroni di casa, il significativo pranzo ha visto la presenza dei rappresentanti bresciani di “Libera”, del parroco di Bagnolo, don Severino Chiari, e del sindaco Cristina Almici, che hanno portato i saluti dell’intera comunità che guarda con compiacimento a questo istituto superiore che rappresenta il fiore all’occhiello in campo formativo-educativo per Bagnolo Mella ed hanno incitato i ragazzi a continuare nel loro impegno per poter apprendere più cose da mettere poi al servizio della loro vita futura.
Una scuola frequentata da 230 ragazzi provenienti da diversi paesi della provincia di Brescia, che viene ormai considerata a buon diritto una garanzia di qualità nell’insegnamento del settore alberghiero. Una grande voglia di fare e di continuare a proporre nuovi strumenti didattici che si è concretizzata in questa prova, superata a pieni voti, dai ragazzi che hanno preparato, cucinato e servito questo pranzo che ha voluto testimoniare quello che si può fare portando avanti questa battaglia alla mafia che deve diventare ogni giorno più importante. Dalla passatina di lenticchie e zucca con chips di rabarbaro che ha aperto il menù sino alla bavarese ai frutti rossi con cramble e geleé al limoncello che lo ha chiuso, i commensali hanno potuto comprendere le nozioni imparate con passione e dedizione dagli studenti del “Canossa”, condividendo con gli stessi l’analisi e l’approfondimento del grave pericolo chiamato Mafia e di quello che ciascuno di noi può fare per combatterlo.
Proprio gli alunni del CFP bagnolese, nonostante una comprensibile ritrosia a parlare davanti ad un pubblico, hanno concluso la bella mattinata ribadendo che “L’esperienza di “Libera” ci trasmette diversi insegnamenti e ci fa capire, in ogni caso, che non solo tutti noi dobbiamo combattere ogni tipo di mafia, ma anche che pure dalle situazioni più difficili può nascere qualcosa di buono”. E le ricette presentate durante il “Freedom Food” lo erano davvero in tutti i sensi.
REDAZIONE ONLINE
12 mar 2015 00:00