Integrazione: a scuola si costruisce il futuro
In classe si può leggere il presente e costruire il futuro. La scuola paritaria Santa Maria di Nazareth ha coinvolto i ragazzi (elementari e medie) in una mattinata sull'integrazione. Ospiti Nasser e il sindaco Emilio Del Bono
E questa è una straordinaria opportunità in un mondo che è da sempre in movimento: le migrazioni appartengono, infatti, alla storia dell’umanità. “I muri – ha affermato Del Bono – non sono certo la strada da percorrere”. A scuola si può, quindi, leggere il presente e costruire il futuro. Come? Incrociando il volto dell’altro. Nel caso della Scuola Santa Maria di Nazareth c’è anche un di più, perché partendo dall’intuizione di Piamarta (iniziò pescando i più poveri tra i poveri per insegnare loro un mestiere) le “classi sono laboratori – sottolinea padre Domenico Fidanza – per diventare esperti di umanità”.
Difficile sapere con quale stato d’animo i ragazzi sono tornati a casa, ma di certo hanno trovato una risposta alla domanda iniziale: l’altro per me può essere una possibilità per crescere o una minaccia che mi fa paura? A loro la figura di Giuseppe Lazzati (1909-1986) potrebbe non dire molto, ma il messaggio finale lasciato dal Sindaco è molto attuale, soprattutto in un tempo come il nostro, per il mondo degli adulti: Lazzati, infatti, sosteneva che "la forza di ciascuno di noi sta proprio nel pensare politicamente", cioè nel pensare - in ogni nostra azione - alla polis, alla città degli uomini. Solo così si diventa artefici del cambiamento, solo così si diventa tessitori di reti di dialogo, solo così si diventa cittadini responsabili.
L. ZANARDINI
13 mag 2016 00:00