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Brescia
di L. ZANARDINI 01 ott 2015 00:00

Droga: un fenomeno in costante aumento

Una maxi retata ha colpito due cartelli della droga, che continua a essere molto diffusa sul nostro territorio. Ne parliamo con Barbara Bazzana, psicologa e psicoterapeuta del Mago di Oz, che si occupa di prevenzione e contrasto delle dipendenze

Una maxi retata che ha fermato il traffico e lo spaccio di droga nel Bresciano. Oltre cento militari impegnati nell’intervento che ha sgominato le gang della droga e che ha portato al sequestro di 40 chili di cocaina e 20 di marijuana. La diffusione del fenomeno della droga non è certo una novità per un territorio ostaggio sempre di più delle dipendenze. Ma nella nostra provincia sono molte le realtà che operano nell’azione di prevenzione e di contrasto alle dipendenze (droga, alcol e gioco d’azzardo…), tra queste c’è la cooperativa sociale Il Mago di Oz, il Servizio multidisciplinare integrato (Smi) che opera da una decina di anni in quattro distretti sanitari (Ospitaletto, Rezzato, Bagnolo e Pisogne). “Nell’ultima analisi dei dati abbiamo riscontrato – racconta Barbara Bazzana, psicologa e psicoterapeuta del Mago di Oz – che il fenomeno è in continua crescita. Non solo per l’abuso di sostanze illegali come la droga ma anche rispetto all’alcol e al gioco patologico. E queste patologie interessano persone che svolgono professioni diverse”. Lo Smi è accreditato dalla Regione per offrire un servizio di diagnosi attraverso la valutazione di una equipe multidisciplinare (medici, psicologi e assistenti sociali ed educatori): “Si fa una valutazione del livello di gravità della situazione e in base a questo si propone un progetto terapeutico individualizzato e condiviso con il paziente”.

Una buona parte di utenti chiede spontaneamente aiuto, un’altra fetta di utenza arriva su invito dei servizi sociali o dal circuito penale. È difficile stabilire un target. “Per quanto riguarda l’uso di sostanze illecite, la maggior parte degli utenti ha un’età media di 35 anni, sono prevalentemente uomini e spesso non sono alla prima esperienza di presa in carico di questa esperienza; per quanto riguarda l’alcol e il gioco, l’età media è più elevata con persone over 60 e più donne (rispetto alla percentuale di persone dipendenti dalla droga)”.

Purtroppo è calato un po’ il silenzio sulle dipendenze. “Sembra che tra i giovani sia diventato un aspetto culturale abbastanza banalizzato. L’assunzione di sostanze stupefacenti non è più vista come qualcosa di fuori dal Comune, anzi è considerata per certi aspetti la normalità, se pensiamo alla cannabis e all’alcol”.
L. ZANARDINI 01 ott 2015 00:00