Accoglienza dei profughi: arrivano le prime risposte dalle parrocchie
Caritas: sono già una decina le realtà che hanno risposto all'appello lanciato dal Vescovo la scorsa settimana
A confermarlo è la Caritas diocesana a cui si è rivolta una decina di parroci che hanno espresso la propria disponibilità e quella delle relative comunità per entrare a far parte del progetto di accoglienza, offrendo così alle comunità un’occasione per interrogare in prima persona le proprie coscienze sul tema dell’accoglienza. “Si tratta di un aiuto importante – afferma Stefano Savoldi della Caritas diocesana - che non può essere negato vista l’emergenza sul territorio, ma che è allo stesso tempo non è scontato: l’accoglienza va infatti ad unirsi alle già numerose attività di supporto offerte da Caritas e dalle parrocchie”.
Caritas in questi giorni è al lavoro per verificare che la disponibilità delle parrocchie possa trasformarsi in effettiva accoglienza e per sistemare alcune questioni burocratiche. I tempi per i primi arrivi di richiedenti asilo nelle parrocchie? “Un paio di settimane al massimo” afferma ancora Savoldi.
Anche il Prefetto di Brescia, che attraverso rapporti quotidiani sta collaborando a stretto contatto con Caritas, ha espresso la sua soddisfazione per la sferzata che è stata data al processo di accoglienza. “Era necessario un incremento del numero di posti e di luoghi adatti per ospitare i rifugiati – afferma Stefano Savoldi -, e l’invito del Vescovo e del Papa hanno velocizzato questo processo”.
Quello che le parrocchie si apprestano a fare è forse una goccia rispetto al mare di bisogno, ma è una goccia importante, vista la difficoltà che nel Bresciano trovano i progetti di microaccoglienza diffusa, con alcuni sindaci dei comuni bresciani restii per il timore di proteste, di manifestazioni e di strumentalizzazioni di natura politica.
Speriamo che goccia a goccia – è la conclusione di Savoldi - vada ingrossandosi questo fiume della disponibilità e che soprattutto serva a stemperare questo clima di eccessiva polemica e strumentalizzazione politica che si è messa in moto su questo tema anche nel Bresciano”.
M.VENTURELLI
09 set 2015 00:00