Viaggio nella Chiesa di Francesco
Tra catechesi e scenari digitali, tra riflessione su ambiente, clima, futuro chiesta dal Pontefice a cinque anni dalla Enciclica Laudato si’ e scenari economici e sociali. È il filo conduttore della nuova puntata di che Rai Vaticano propone su Rai 1 domenica 26 luglio
Le sfide del Vangelo al tempo del Covid-19. Tra catechesi e scenari digitali, tra riflessione su ambiente, clima, futuro chiesta da Papa Francesco a cinque anni dalla Enciclica Laudato si’ e scenari economici e sociali. È il filo conduttore della nuova puntata di “Viaggio nella Chiesa di Francesco” che Rai Vaticano propone su Rai 1 domenica 26 luglio alle 24.25 (in replica su Rai Storia domenica 2 agosto alle 12.30 e, per l’estero, sui canali di Rai Italia). Il programma, di Massimo Milone e Nicola Vicenti, interpella, tra gli altri, il Cardinale Peter Turkson, Prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, il Segretario Generale del Cnel Paolo Peluffo, il paroliere Mogol, lo scrittore Erri De Luca, la filosofa e direttrice della rivista Dialoghi Pina De Simone. Sul ruolo fondamentale dell’istruzione paritaria e cattolica in Italia, l’intervista al Presidente dell’Agidae, l’associazione del personale degli istituti cattolici, il prof. Francesco Ciccimarra. Per i libri, in primo piano “Solo amore” del decano dei vaticanisti italiani Raffaele Luise.
Cinque anni l’enciclica Laudato si’ offriva al mondo la riflessione di Papa Francesco e della Chiesa su come custodire e salvaguardare il Creato, auspicando una nuova economia e il rispetto della dignità umana. Oggi, al tempo della pandemia, Papa Francesco ha voluto lanciare un anno di riflessione e approfondimento sulla Laudato si’ per raccogliere proposte e mettere in atto iniziative. L’intervista a Rai Vaticano del cardinale Peter Turkson, Presidente del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale: “Oggi l’emergenza sanitaria, che ha travolto il mondo intero, ci dice che tutto è connesso e che la salvaguardia dell'ambiente non può essere separata dalla giustizia verso i poveri e dalla soluzione dei problemi strutturali di un'economia che persegue soltanto il profitto, bisogna riprendere di nuovo questa Enciclica e ripresentarla alla società come se forse si celebra la memoria: la memoria è un evento passato, ma a cui si ritorna sempre per attingere tutta la forza per vivere nel presente e per progettare anche nel futuro”.
Sulle scelte per economia, lavoro e solidarietà, parla il Segretario Generale del Cnel, Paolo Peluffo: “Papa Francesco con la prospettiva spirituale della Laudato si’ ha previsto un superamento dialettico, non possiamo essere più in guerra gli uni contro gli altri, ma i problemi appartengono a tutti gli uomini, è necessario un modello condiviso per risolverli insieme”.
Sempre tra emergenza, pandemia e speranza di un ritorno alla normalità, la riflessione dello scrittore Erri De Luca e di Pina De Simone, direttore della rivista di Azione Cattolica “Dialoghi”. De Luca ha vissuto il periodo di isolamento in campagna e racconta “di avere compreso a quali disagi è stata costretta tanta parte della popolazione, con la straordinaria tenuta, il comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone, il rispetto delle regole, una disciplina nuova, in un momento in cui tante persone non hanno avuto neppure il necessario”. La professoressa De Simone, docente di Filosofia delle Religioni, ha invitato, ricordando le parole di Papa Francesco, a non perdere l'occasione, perché "da quello che abbiamo vissuto se ne esce o migliori o peggiori". “Questa esperienza – dice De Simone - ci ha insegnato il senso della precarietà dell’esistenza, una precarietà da cui non dobbiamo fuggire, ma coglierla come un’opportunità per essere veramente insieme. Ci siamo scoperti più fragili, ma proprio per questo ci siamo scoperti più forti, perché il limite è una ricchezza se è una relazione con il Signore.”
“La musica suscita emozioni e penetra nell’animo. L’arte è un dono che viene dal cielo. Quando penso e scrivo ringrazio Dio e cerco di restituire questo bene, che ho ricevuto, all’umanità.” Così, a Rai Vaticano, in un’esclusiva intervista, Mogol il maestro autore di brani portati al successo da Lucio Battisti e tanti altri interpreti in tutto il mondo. Il lock-down ha messo in crisi il comparto dello spettacolo e “il padre” della musica pop italiana lancia un appello per gli aiuti economici nel settore. “È stato un periodo molto difficile, con tanti morti e conseguenze gravi. Ma io mi domando: è stato anche un momento importante? Io penso di sì perché, molto spesso, è attraverso la sofferenza che ci si può evolvere. Nell’arte è un grande motore per la creatività e l’ispirazione. Faccio un esempio, nei social la canzone “Gesù Cristo”, cantata da Gianmarco Gridelli, un ragazzo di 16 anni, ha avuto milioni di contatti. L’avevo scritta molti anni fa poi lo riadattata con alcune strofe pensando all’immagine di Papa Francesco, solo vestito di bianco “d’infelicità” in Piazza San Pietro per pregare contro la piaga della pandemia. Anche questo mi fa riflettere. Ho visto gente affacciata alle finestre e sui balconi che cantava vicino ai vasi fioriti, ho visto anche dei sorrisi, finalmente, dopo tanta paura.
Infine, la riflessione sulla scuola e la ripresa dell’attività scolastica di padre Francesco Ciccimarra, Presidente Agidae, associazione gestori di istituti dipendenti dall’autorità scolastica. “Siamo pronti – dice Ciccimarra – anche se con molte incognite alla ripresa. Come dice Papa Francesco, le sfide sono una opportunità. Non un ostacolo. E quella della scuola, anche per la paritaria e cattolica in Italia, sarà la sfida più importante. Mobilita con le famiglie 8 milioni di persone di cui 1 milione tra operatori e comunità afferiscono alla scuola cattolica”.