Nel mondo in guerra aprite squarci di fraternità
C'è bisogno di creatività e di coraggio per "aprire squarci di novità in un mondo che si accontenta di profitti". Nell'udienza ai partecipanti all’Incontro della "Toniolo Young Professional Association", papa Francesco ha invitato i giovani "a sporcarsi le mani" tenendo presente che davanti a loro c'è "una vita da spendere, non da conservare"
“Un pensiero che si muove per istinto e si misura per istanti; fatto di emozioni e compresso in poche parole”: è quello che oggi “sembra sostituire il pensiero già ‘debole’ del post-moderno”. Papa Francesco lo ha detto, nella Sala Clementina, ai partecipanti all’Incontro promosso dalla Toniolo Young Professional Association, di cui ha sottolineato l'impegno con i Dicasteri della Curia e con le Rappresentanze pontificie nell’ambito delle Nazioni Unite. “La vostra presenza - ha affermato, porta -una ventata di novità, la capacità di sognare, il desiderio di guardare lontano”.
“Sono preoccupato – sono state ancora le sue parole - quando sento di giovani barricati dietro a uno schermo, con gli occhi che riflettono luci artificiali anziché far brillare la loro creatività. Sì, perché esser giovani non è pensare di tenere il mondo in mano, ma sporcarsi le mani per il mondo; è avere davanti una vita da spendere, non da conservare o da archiviare”.
Così il Papa pensa i giovani, con lo sguardo puntato in alto a cercare le stelle, non impegnati nel tentativo di adeguarsi alla mediocrità. Tanti però, ha osservato il Pontefice, appaiono oggi “spremuti”, costretti a “prestazioni sempre più esigenti”, oppure “abulici e anestetizzati” invece che impegnati “su un libro o su un fratello bisognoso”.
“Tutti – ha continuato - abbiamo bisogno della creatività e dello slancio che solo voi giovani potete darci: nelle vostre mani sta la creatività e lo slancio, della vostra sete di verità, del vostro grido di pace, del vostro intuito sul futuro - abbiamo bisogno di queste cose! –, dei vostri sorrisi speranzosi. Vorrei dirvi: portate questo dove operate, mettendovi in gioco senza paura. Mettersi in gioco. Perché i giovani sono le leve che rinnovano i sistemi, non gli ingranaggi che devono mantenerli in vita.
L’invito del Papa ai giovani presenti è a non temere di rischiare - "per favore rischiate, rischiate, se voi non rischiate chi lo farà? -, facendo di se stessi un dono e non accontentandosi di vivere in mezzo a tante cose materiali spesso inutili. La sollecitazione è a guardare al creato che ci spinge “a essere a nostra volta creatori di armonia e di bellezza, a uscire dalla dipendenza dal virtuale”, per donare agli altri qualcosa di bello.
“La vita chiede di essere donata, non gestita”, ha affermato ancora papa Francesco, ricordando il beato Giuseppe Toniolo che, attingendo alla fede, si era impegnato “per dare un volto umano all’economia”. Oggi è più che mai urgente il tema della pace e su questo il Papa richiama l’attenzione dei giovani sottolineando l’affievolirsi dell’aspirazione e dell’impegno per la pace che aveva sempre contraddistinto l’attività diplomatica, ma che ora sembra aver dimenticato il suo ruolo di ricomposizione dei rapporti tra le nazioni.
Tanti altri aspetti della vita sociale nazionale e internazionale hanno bisogno di creatività per essere rinnovati, sono state ancora le parole di papa Francesco, affidando ai giovani “questi sogni – da vecchio che sono…qui dice “di anziano”, diciamo vecchio si capisce meglio – che si entusiasma nel vedere i vostri volti giovani”. E tanto più, ha concluso, “si entusiasma nel guardarvi Gesù, Lui che ha sempre il cuore giovane e che ha chiamato dei giovani a seguirlo”.
Fondata nell’aprile 2016, la "Toniolo Young Professional Association" raccoglie i borsisti del Fellowship Program presso le rappresentanze della Santa Sede negli Organismi Internazionali. Rivolta a laureandi e a studenti già laureati, l’iniziativa è promossa e finanziata dall’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori per offrire l’opportunità ai giovani di intraprendere uno stage presso gli uffici di tali rappresentanze. Per il sostegno del progetto nel 2023 l’Istituto ha potuto contare su una donazione della Fondazione Arvedi-Buschini a copertura delle borse messe a disposizione per il biennio 2023-24, avendo fra gli scopi della Fondazione anche la promozione di iniziative di educazione e di istruzione.