Il Papa in Irlanda
Il discorso di papa Francesco alle famiglie riunite al Croke Park Stadium di Dublino per la Festa delle famiglie, nell’ambito del loro incontro mondiale
“Il perdono è un dono speciale di Dio che guarisce le nostre ferite e ci avvicina agli altri e a lui. Piccoli e semplici gesti di perdono, rinnovati ogni giorno, sono il fondamento sul quale si costruisce una solida vita familiare cristiana. Ci obbligano a superare l’orgoglio, il distacco e l’imbarazzo e a fare pace”. Lo ha detto Papa Francesco stasera nel suo discorso alle famiglie riunite al Croke Park Stadium di Dublino per la Festa delle famiglie, nell’ambito del loro incontro mondiale.
Dopo aver ammesso che “mi piace dire che nelle famiglie abbiamo bisogno di imparare tre parole: ‘scusa’, ‘per favore’ e ‘grazie’”, il pontefice ha invitato tutti, dopo una lite a casa, ad assicurarsi, “prima di andare a letto, di aver chiesto scusa e di aver detto che ti dispiace. Anche se sei tentato di andare a dormire in un’altra stanza, solo e appartato, semplicemente bussa alla porta e di’: ‘Per favore, posso entrare?’. Quel che serve è uno sguardo, un bacio, una parola dolce… e tutto ritorna come prima!”. Parole che il Papa ha pronunciato perché “quando le famiglie lo fanno, sopravvivono”. “Non esiste una famiglia perfetta; senza l’abitudine al perdono, la famiglia cresce malata e gradualmente crolla”. “Perdonare – ha evidenziato Francesco – vuol dire donare qualcosa di sé. I figli imparano a perdonare quando vedono che i genitori si perdonano tra loro. Se capiamo questo, possiamo apprezzare la grandezza dell’insegnamento di Gesù circa la fedeltà nel matrimonio”.
Quindi, il Papa, guardando a ogni società, ha affermato che “le famiglie generano pace, perché insegnano l’amore, l’accoglienza e il perdono, i migliori antidoti contro l’odio, il pregiudizio e la vendetta che avvelenano la vita di persone e comunità”. “Voi, famiglie – ha concluso -, siete la speranza della Chiesa e del mondo! Potete contribuire a far riavvicinare tutti i figli di Dio, perché crescano nell’unità e imparino cosa significa per il mondo intero vivere in pace come una grande famiglia”.