Il coraggio di rialzarsi
Avere “il coraggio di rialzarsi quando si cade”. È questo, per il Papa, “un aspetto molto importante dello zelo apostolico”. Lo ha spiegato durante la catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata alla figura del martire e primo sacerdote coreano Sant’Andrea Kim Tae-gon. “Ma i santi cadono?”, si è chiesto a braccio Francesco: “Sì. Pensate a San Pietro, che grande peccato ha fatto quello! Ma ha avuto forza dalla misericordia di Dio e si è rialzato. Lui era caduto fisicamente, ma ha avuto la forza di andare, andare, andare, per portare il messaggio avanti”.
“Quando era ancora seminarista – l’episodio raccontato dal Papa – Sant’Andrea doveva trovare un modo per accogliere segretamente i sacerdoti missionari provenienti dall’estero. Questo non era un compito facile, poiché il regime dell’epoca vietava rigorosamente a tutti gli stranieri di entrare nel territorio. Una volta egli camminò sotto la neve, senza mangiare, talmente a lungo che cadde a terra sfinito, rischiando di perdere i sensi e di rimanere lì congelato. A quel punto, all’improvviso sentì una voce: ‘Alzati, cammina!’”. Udendo quella voce, Andrea si ridestò, scorgendo come un’ombra di qualcuno che lo guidava”. “Per quanto la situazione possa essere difficile, anzi a volte sembri non lasciare spazio al messaggio evangelico, non dobbiamo demordere e non dobbiamo rinunciare a portare avanti ciò che è essenziale nella nostra vita cristiana, ossia l’evangelizzazione”, l’invito di Francesco. “Questa è la strada”, ha proseguito a braccio: “ognuno di noi deve chiedersi: come posso evangelizzare? Pensiamo a noi, al nostro piccolo: evangelizzare in famiglia, con gli amici, parlare di Gesù, evagelizzare con un cuore pieno di gioia , di forza, e questo dono lo dà lo Spirito Santo”. “Prepariamoci a ricevere lo Spirito Santo, a Pentecoste, e chiediamo la grazia del coraggio apostolico, il coraggio di evangelizzare di portare aventi il messaggio di Gesù”, ha concluso il Papa ancora a braccio.