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Roma
di RICCARDO BENOTTI 02 giu 2024 15:43

Francesco: Tacciano le armi in Sud Sudan

“L’Eucaristia richiama anzitutto la dimensione del dono. Gesù prende il pane non per consumarlo da solo, ma per spezzarlo e donarlo ai discepoli, rivelando così la sua identità e la sua missione. Egli non ha trattenuto la vita per sé, ma l’ha donata a noi; non ha considerato un tesoro geloso il suo essere come Dio, ma si è spogliato della sua gloria per condividere la nostra umanità e farci entrare nella vita eterna”. Così il Papa prima dell’Angelus, nel giorno della Solennità del Corpus Domini. “Di tutta la sua vita Gesù ha fatto un dono. Ricordiamo questo: di tutta la sua vita Gesù ha fatto un dono”, ha insistito Francesco: “Celebrare l’Eucaristia e cibarci di questo Pane, come facciamo specialmente alla domenica, non è un atto di culto staccato dalla vita o un semplice momento di consolazione personale; sempre dobbiamo ricordarci che Gesù, prendendo il pane, lo spezzò e lo diede loro, perciò, la comunione con Lui ci rende capaci di diventare anche noi pane spezzato per gli altri, capaci di condividere ciò che siamo e ciò che abbiamo”. Il Santo Padre, quindi, ha invitato “a diventare ciò che mangiamo, a diventare ‘eucaristici’, cioè persone che non vivono più per sé stesse, nella logica del possesso e del consumo, ma che sanno fare della propria vita un dono per gli altri”. “Così, grazie all’Eucaristia, diventiamo profeti e costruttori di un mondo nuovo: quando superiamo l’egoismo e ci apriamo all’amore, quando coltiviamo legami di fraternità, quando partecipiamo alle sofferenze dei fratelli e condividiamo il pane e le risorse con chi è nel bisogno, quando mettiamo a disposizione di tutti i nostri talenti – ha concluso il Papa -, allora stiamo spezzando il pane della nostra vita come Gesù”.

“Vi invito a pregare per il Sudan, dove la guerra che dura da oltre un anno non trova ancora una soluzione di pace. Tacciano le armi e, con l’impegno della Autorità locali e della Comunità internazionale, si porti aiuto alla popolazione e ai tanti sfollati; i rifugiati sudanesi possano trovare accoglienza e protezione nei Paesi confinanti”. È l’appello del Papa dopo la recita dell’Angelus, nella Solennità del Corpus Domini, in Piazza San Pietro. Davanti a circa 15 mila fedeli e pellegrini riuniti, il Papa ha invitato a non dimenticare “la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, il Myanmar… Faccio appello alla saggezza dei governanti perché cessi l’escalation e si ponga ogni impegno nel dialogo e nella trattativa”.


@Foto Vatican Media/Sir 

RICCARDO BENOTTI 02 giu 2024 15:43