Urgente un piano carceri
Dall'inizio del 2024, più di 30 persone si sono tolte la vita nelle carceri italiane, un dato allarmante che non può essere ignorato. Secondo l'Associazione Antigone, questo segna un triste record, del quale non possiamo essere orgogliosi. Tra le vittime ci sono anche tre agenti della polizia penitenziaria, mentre nel medesimo periodo si sono registrate circa 40 aggressioni nei confronti del personale. Inoltre, su 189 istituti penitenziari italiani, ben 145 mostrano tassi di sovraffollamento superiori al 100%, con conseguenze disastrose per la salute e la sicurezza sia dei detenuti che del personale.
Da più di due mesi, sollevo questa problematica durante le sessioni della Camera dei deputati. Lo faccio perché, come diceva Voltaire, la civiltà di una nazione si misura anche dallo stato delle sue carceri. Recentemente ho interrogato il Ministro Nordio in merito, ma la sua risposta non ha rispecchiato l'urgenza della situazione. Sebbene abbia annunciato un finanziamento di 5 milioni per la prevenzione dei suicidi, riteniamo che tale cifra sia insufficiente. Il problema va oltre i singoli atti estremi; è necessario affrontare il sovraffollamento, le strutture inadeguate, la carenza di personale e garantire presidi ospedalieri attivi 7 giorni su 7 in tutte le carceri, o in alternativa, stipulare convenzioni con i CUP per un accesso rapido alle strutture ospedaliere.
Durante visite in diverse carceri, da Brescia a Genova, abbiamo avuto modo di confrontarci con detenuti e personale, e abbiamo compreso che la dignità del detenuto e il suo diritto alla salute sono fondamentali per evitare che il carcere diventi una tomba. Come sottolinea l'articolo 27 della Costituzione italiana, le pene devono essere umane e orientate alla rieducazione del condannato. È necessario implementare misure efficaci di rieducazione attraverso il lavoro e la formazione.
Affrontare questa crisi richiede un approccio sistemico. È urgente elaborare un Piano Carceri prima che si renda necessario un ricorso alla Corte Costituzionale, come sottolineato dall'Osservatorio carcere delle Camere penali.