Una storia da scrivere insieme
“Ci anima nei confronti dell’umanità un sentimento di simpatia, di affetto sincero, di viva benevolenza. Vorrei qui ripetere le parole che ho rivolto nell’omelia di ordinazione ai nuovi presbiteri della diocesi: Non temete il mondo di oggi […]” (Lettera pastorale 2019/2020 Nutriti dalla Bellezza). “Ogni epoca della storia ha le sue caratteristiche e anche la comunione nella Chiesa è chiamata a tenerne conto. La situazione attuale invita le nostre comunità cristiane a pensarsi tali e a vivere concretamente la comunione che viene dal Vangelo avendo a cuore quattro aspetti fondamentali, tra questi la multiculturalità” (Lettera pastorale 2020/2021 Non potremo dimenticare). All’Ufficio per i migranti (all’interno dell’area per la mondialità) e al Centro Migranti (oggi Ente del Terzo Settore), credo possano essere utili questi due orientamenti per pensare al cammino che, dall’1 aprile 2021, sono chiamati a continuare, nel solco della storia e con la consapevolezza dei cambiamenti che hanno caratterizzato il tema dell’accoglienza, della solidarietà e dell’accompagnamento del migrante a diventare cittadino. Come sempre di strada da fare ne abbiamo ancora tanta ma è una strada che le comunità devono percorrere imparando, oggi più di ieri, a pensarsi comunità che hanno a cuore il volersi bene al di là delle apparenti differenze, comunità che hanno il desiderio di vivere la fede anche attraverso la multiculturalità.
Il Centro Migranti (con i suoi 30 anni) continua il suo cammino a fianco dei più deboli valorizzando le competenze di laici preparati che sanno costruire percorsi di accompagnamento in rete con tutte le realtà civili e religiose del territorio con le quali si condivide l’essere un ente del Terzo Settore. Sono nate nuove collaborazioni anche con il mondo dell’università per valorizzare soprattutto l’apporto delle seconde generazioni. L’Ufficio per i migranti (con i suoi 40 anni) raccoglie la sfida di dare strumenti alle comunità affinché sappiano sempre più essere spazi dove in nome della fede ci si sente a casa e dove, attraverso la fede, si riesce ad abbattere qualche pregiudizio per essere davvero quell’unico popolo di Dio che vive in questa storia testimoniando il volersi bene. Le pagine bianche di questa storia sono tante, si tratta di avere il coraggio di scriverle con la fede e con la passione, incarnate in questo presente.