Un eroe per i doveri civili
Ci piacerebbe un giorno poter cantare le lodi di un campione “dei doveri civili”
Anche se, l’unica battaglia che lo ha visto veramente vittorioso è stata quella per la legge sulla interruzione volontaria della gravidanza. Una legge che ha portato con sé due conseguenze di grande peso sociale. La prima: aver introdotto per via culturale il “diritto” all’aborto, mentre per la legge è solo una possibilità. La seconda: aver aperto la strada alla cultura del desiderio applicata alla vita biologica. Ogni generazione ha gli eroi che merita o che si sceglie. E se tanti si sono riconosciuti in Pannella e nelle sue mille (e talvolta scombiccherate) battaglie, non saremo certamente noi a togliere l’aureola al Marco libertario, individualista, laicista, relativista. Piuttosto, dovremmo fare tesoro della parabola umana e politica di Pannella.
Ci piacerebbe un giorno poter cantare le lodi di un campione “dei doveri civili”, di un paladino altrettanto appassionato della responsabilità nei confronti del prossimo, piuttosto che dell’individualismo e del relativismo esasperati. Al punto da affermare coraggiosamente che il “noi” è un dovere rispetto al perenne “io”, che il bene comune è un dovere che sopravanza qualunque interesse personale, che il dovere di garantire i diritti del popolo viene prima di quelli delle élite di qualunque specie.