Tanto nuovi da sembrare vecchi...
Il Pd alle prese con una crisi che la base fatica a comprendere, la sinistra che, ancora una volta, cerca di ricostruirsi, la destra in cerca di leader e 5 stelle e la stampa "cattiva": siamo al deja vu?
Non c’è pace per la politica. E anche quando potrebbe esserci provvedono i politici a toglierla di mezzo. Difficile trovare altre parole per commentare quanto sta avvenendo oggi in tutte le forze presenti nell’intero arco costituzionale. Il Pd sta mettendo in campo tutti gli sforzi possibili e immaginabili per cercare di conquistare la palma del partito più “scalcinato” d’Italia.
Le beghe “cammuffate” da dialettica interna che dovrebbero condurre alla scissione (ma in politica è obbligatorio mai dare nulla per scontato) nel partito che sino a qualche giorno fa è stato di Renzi sono incomprensibili alla base, al popolo degli elettori, almeno a quella parte che chiede alla politica di interessarsi ai problemi del Paese. Certo, poi anche tra gli elettori ci sono quelli che amano dilettarsi con questioni di principio, con l’accademia. Pochi, al di là del fatto che Renzi possa risultare simpatico o meno, sono quelli che hanno compreso perché in un partito che ha eletto il proprio leader sulla base di progetti programmatici ad un certo punto, prima delle fine del suo mandato, ci sia qualcuno (per altro sempre quelli...) che si alza e dice “non gioco più e se non fate come dico io, me ne vado”, anche se questo comporta il ribaltamento delle scelte votate...
Ma non c’è solo il Pd. Alla sua sinistra c’è un mondo che continua a vagare alla ricerca di un porto sicuro, inventandosi formazioni e denominazioni originali e nulla più. Quante “Cose” si sono già affacciate sulla scena politica italiana con l’ambizione di catalizzare i voti di un popolo che si considerava immenso ma che alla prova delle urne non ha lasciato il segno?
A destra la situazione non sembra essere migliore, forse è solo meno esplosiva. Tutti sono alla ricerca della quadratura del cerchio ma non risparmiano bordate e veti a chi di questo cerchio vorrebbe fare parte, mentre nascono formazioni animate da personaggi da “ritorno al passato”.
Anche i M5S hanno i loro problemi, anche se è la colpa è della stampa. Accuse nuove che suonano vecchie...