Tante liste, molte idee?
Fa una certa impressione il numero di più di 550 candidati consiglieri alle prossime elezioni comunali di Brescia, collegati a 18 liste. Un dato che cresce di circa il 10% rispetto alle precedenti elezioni, in linea con l’aumento dell’inflazione sul carrello della spesa. In effetti, un po’ di sensazione di carrello della spesa c’è: ovviamente ogni partecipazione democratica va supportata e incentivata, soprattutto oggi dove si fa fatica ad allargare la partecipazione diretta, ma la sensazione di una bulimia democratica a cavallo delle elezioni a fronte di un’anoressia di partecipazione reale quando si richiede un impegno diretto e costante ci deve far riflettere.
Per lo meno ci dovrebbe far nascere il dubbio che, oggi, si pensi di vincere le elezioni aumentando la lista delle persone conosciute (e dei parenti e amici collegati per votare un candidato) più che delle idee che dovrebbero convincere. Vero che le idee camminano sulle gambe delle persone e vero anche che in una città come Brescia le idee ci sono, eccome! Il rischio, però, è di vederle affogate in questa marea umana in cui l’attenzione viene inevitabilmente posta più sull’accalappiare un elettore che sul farlo ragionare per il bene comune.