di AGOSTINO MANTOVANI
02 feb 2015 00:00
Solo stranieri?
La Dia ha parlato di “nuova schiavitù”, di moderna “tratta degli schiavi”
I messaggi della nostra società oggi parlano degli immigrati pressoché per aspetti negativi. Non si considera che la maggioranza degli immigrati è arrivata regolarmente in Italia, lavora, paga le tasse, è un valido sostegno alla nostra economia. Gli immigrati che lavorano regolarmente producono gettito fiscale e contributivo. Inoltre sono lavoratori arrivati già adulti e l’Italia non ha speso nulla per crescerli e formarli. Questa forza lavoro straniera svolge mansioni che sono comunque indispensabili alla nostra società. Vogliamo denunciare i difetti degli immigrati?
Riconosciamo anche i pregi senza schierarci pregiudizialmente pro o contro, ma con la necessaria coerenza. Scippi, droga, prostituzione, clandestinità non sono solo problemi di oggi. È vero che ci sono anche extracomunitari coinvolti in questi atti patologici, ma chi li organizza e quanto ne trae profitto? La Dia, Direzione investigativa antimafia, ha detto che potenti organizzazioni criminali, in prima fila quelle italiane, gestiscono il traffico internazionale degli immigrati clandestini.
La clandestinità, inoltre, è aumentata anche perché l’Italia ha progressivamente chiuso le vie di accesso legali al suo territorio e al suo mercato del lavoro, invece di intraprendere una lungimirante e oculata politica degli ingressi. Vedremo se le nuove norme sapranno rimediare in qualche modo a questa passata carenza. La Dia ha parlato anche di “nuova schiavitù”, di moderna “tratta degli schiavi”. Sottolineature che indicano anche una sfida: aiutare questi popoli a crescere a casa loro e, quando il bisogno e lo sfruttamento li spingono a venire da noi, la sfida sta nel saperli accogliere con dignità, ma con quella disponibilità che è espressione autentica di umana virtù.
AGOSTINO MANTOVANI
02 feb 2015 00:00