Sguardi nuovi in ogni incontro
È abbastanza scontato ricominciare con le nostre “solite” attività. Magari con qualche preoccupazione o affanno in più, perché potrebbe mancare l’una o l’altra persona in questo o quell’incarico o servizio parrocchiale; oppure un po’ trascinandosi nell’affanno di dover pensare a tutte le date e alle attività dell’anno per essere pronti e puntuali a dare a tutti il calendario, perché poi incastrare impegni inattesi crea difficoltà e incomprensione.
C’è, però, anche una grazia particolare che segna questi momenti, fresca come una sorgente d’acqua, capace di far nascere qualcosa di radicalmente nuovo: gli incontri. Mi sono stupito, ad esempio, in questi giorni, nell’incontrare nuovi bambini e bambine con le loro famiglie, di poter accogliere nuove storie, nuove aspettative, di dovermi interessare di nuovi scenari e poter scoprire, con loro, nuovi pensieri e possibilità sul domani. La grazia del nuovo: nel nostro mondo ipertecnologico, iperveloce, ipercaotico, questa passa sempre e comunque da come ci reincontriamo e ci reinventiamo. Se capita per la prima volta è una grazia donata, servita dalla vita e dal Signore, a nostra misura. Se capita per tante altre volte perché ci guardiamo con sguardo nuovo, è una grazia procurata anche da noi, che alimenta silenziosamente la fiducia nel domani.