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Brescia
di DAVIDE GUARNERI 21 ott 2024 18:20

Scuola: adolescenti tristi

Le rilevazioni INVALSI sulle competenze degli studenti in italiano e matematica, di recente pubblicazione, descrivono una scuola con miglioramenti e difficoltà, aree di crisi e di eccellenza. Una consapevolezza emerge: la chiusura delle scuole con la pandemia aveva fortemente penalizzato gli studenti, ma è in atto il recupero. Ciò evidenzia il valore della didattica in aula, dello stare fianco a fianco, nel confronto quotidiano fra alunni e docenti. Le scuole, inoltre, grazie ai fondi PNRR, hanno messo in campo sportelli didattici, corsi integrativi di recupero o di potenziamento, miglioramenti di dotazioni tecnologiche.

Permangono, purtroppo, dati preoccupanti, soprattutto al Sud. In quinta superiore (media nazionale) il 42,2% degli studenti possiede competenze inadeguate in italiano, il 46,2% in matematica. Nella nostra provincia siamo invece al 32,5% sia per italiano che per matematica: bene, in confronto alla media nazionale e osservando il significativo recupero in corso negli ultimi tre anni; però, anche a Brescia, uno studente su tre ha forti lacune, e alla fine del primo ciclo la percentuale di studenti con limitate competenze in italiano è cresciuta dell’1,4%.

Azzardiamo il confronto con una diversa rilevazione (a cura di psicologi e psicoterapeuti dell’Associazione Nazionale Di.Te.), effettuata in occasione della Giornata mondiale per la Salute mentale. Circa 2 adolescenti su 3 affermano di sentirsi sempre o spesso tristi e nella stessa proporzione avvertono di essere soli contro il mondo. 1 su 2 si sentono intimamente arrabbiati con gli altri, mentre ben 3 su 4 se la prendono con loro stessi. 2 su 3, infine, provano frequentemente solitudine. Per non pensare, cercano vie di fuga: almeno 2 su 3 effettuano scrolling infinito sui social, o si danno alla visione compulsiva di serie tv o a sessioni videoludiche. Ad oltre 8 intervistati su 10 capita di provare costantemente un senso di stanchezza fisica, che rallenta lo svolgimento degli impegni giornalieri, studio compreso. Più di 6 su 10 fanno fatica ad addormentarsi o hanno il sonno agitato.

Il 56% dice di sentirsi turbato o preoccupato quando si trova al centro dell'attenzione di compagni o insegnanti; il 67% prova di frequente disagio al cospetto dei voti scolastici, il 72% avverte malessere in occasione di interrogazioni e compiti in classe. Una delle cose che tanti adolescenti non riescono a gestire è proprio il giudizio degli altri, siano essi coetanei o adulti.

L’accostamento di questi dati induce a pensare: come maturare competenze linguistiche e matematiche mentre la vita è intasata di altre preoccupazioni? Può la scuola essere luogo di senso, di accoglienza e confronto, anche nell’affrontare insieme le inevitabili difficoltà della crescita?

DAVIDE GUARNERI 21 ott 2024 18:20