Rimedi all’oblio della partecipazione
Che fine ha fatto il senso civico degli italiani? Quando parliamo di partecipazione alla vita sociale e politica del Paese cosa intendiamo? Difficile dirlo. L’andamento tendenziale dei dati di affluenza alle consultazioni elettorali degli ultimi anni è evidente
Il testo chiede che, al momento della scadenza delle concessioni, vengano fermati gli impianti di estrazione entro le 12 miglia nautiche, anche in caso di presenza di altro gas o petrolio nei giacimenti. Il quesito non riguarda la possibilità di creare nuovi impianti entro le 12 miglia, già vietati dall’attuale legge, ma che le 21 concessioni al momento già esistenti possano continuare senza limiti di tempo. Sarà una materia abbastanza affascinante da trascinare al voto il 50% più 1 degli aventi diritto? Il tutto in un tempo in cui l’istituto referendario è generalmente impopolare. A ottobre poi avremo il referendum confermativo della riforma costituzionale voluta da Renzi (valido anche senza quorum).
Insomma, il merito delle questioni poste agli italiani e il modo in cui vengono spiegate fa certamente la differenza e i media, come sempre, giocano la loro partita. Ma chi si pone il tema della qualità del senso civico, della passione e della voglia si sentirsi parte della comunità-paese degli italiani, in particolare ora che è in crisi anche l’identità europea? La scuola, la politica, le istituzioni? L’oblio della partecipazione cerca rimedi.