Referendum: io voto No
L'opinione del Senatore FI Adriano Paroli
Purtroppo il referendum per la riduzione dei parlamentari nasce dall’antipolitica e non dal desiderio di rendere più efficienti le istituzioni del nostro paese. La conseguenza di un si sarà solo una minore rappresentanza dei cittadini a costi pressoché invariati.... sarebbe tra l’altro un regalo alla partitocrazia che vedrebbe semplificarsi il controllo dei partiti sui parlamentari.... per questo sostengo convintamente il No. Mettere mano alla Costituzione è cosa seria, e questa modifica non lo è... i Padri Costituenti non hanno lasciato nulla al caso, diversamente da questa riforma improvvisata e senza contenuti. Molte Regioni non avranno più rappresentanza adeguata con la scusa che i parlamentari italiani sono troppi, mentre sono in linea con la media europea. Solo se pensiamo alla nostra Provincia di Brescia dove ci sono 1.300.000 abitanti è oggi rappresentata da una dozzina di parlamentari tra Camera e Senato complessivamente per tutte le forze politiche.... sono davvero troppi? Non direi proprio! Falso anche il tema del funzionamento delle Camere che secondo qualcuno diverrebbero più efficienti... a chi giova che meno parlamentari abbiano 4/5 commissioni saltando da un’aula all’altra con relazioni già preconfezionate da zelanti funzionari?!! Questa domanda dovrebbe farci riflettere perché una volta compromesso l’equilibrio costituzionale faticosamente ricercato dall’Assemblea Costituente ed egregiamente espresso nel testo, sarà quasi impossibile ritrovarlo. Insomma razionalizzare le Istituzioni semplificandone il funzionamento è auspicabile, amputarle semplicemente rimandando le riforme ad un futuro incerto è da irresponsabili... il No è la risposta adeguata ad una non riforma che serve solo alla propaganda di qualcuno a discapito della rappresentanza di tutti.