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di GIUSEPPE MARI 25 giu 2015 00:00

Questioni di originalità

La sessualità umana, quando è all’altezza di quello che esprime, identifica la più intensa modalità comunicativa che può prendere forma tra due persone

Ultimamente leggevo dei dati, stando ai quali la diffusione di informazioni concernenti la sessualità non dà riscontri sempre incoraggianti, rispetto sia ai comportamenti che si vuole evitare (come le gravidanze indesiderate) sia a quelli che si intende promuovere (come la profilassi relativa alle malattie a trasmissione sessuale). Penso che valga la pena riflettere su questo senza voler aprioristicamente negare i risultati che una campagna informativa in se stessa comporta. Ritengo tuttavia che, quando si tratta della sessualità umana, occorre averne chiara l’originalità rispetto alla generica sessualità animale. Rispetto a questa, infatti, l’informazione copre compiutamente ciò di cui si tratta, consistendo in una dinamica di carattere meramente funzionale a cui quindi corrisponde un approccio puramente descrittivo.

Ma, quando si tratta della sessualità umana, le cose stanno molto diversamente. Infatti, la chiave per aprirne il significato, è nel suo intrinseco valore comunicativo. La sessualità umana, quando è all’altezza di quello che esprime, identifica la più intensa modalità comunicativa che può prendere forma tra due persone. Rimanda infatti all’amore che abbraccia totalmente chi lo pratica, coinvolgendo le dimensioni fisica, psichica e morale. Quest’ultima, in particolare, rimanda al significato concernente gli atti compiuti dall’essere umano, che non può venir consegnato alla loro pura e semplice descrizione. La stessa fisicità umana, infatti, va oltre la meccanicità dei corpi, come mostra il conio del termine “corporeità” che non adottiamo mai quando parliamo di un corpo animale, ma solo se si tratta dell’essere umano in quanto attivo e comunicativo.

Il limite di un approccio meramente informativo alla sessualità umana credo consista in questo: non prenderla in considerazione per ciò che è. La sua descrizione deve avvenire all’interno di un orizzonte più ampio nel quale il riconoscimento del significato umano della sessualità fa cogliere la responsabilità di praticarla portandola all’altezza di quello che la persona è. Se non avviene questo, l’informazione non risulta sufficientemente comprensiva di quanto c’è in gioco né chi la raccoglie ne comprende pienamente il senso. Può così accadere che l’azione non ne venga orientata per il semplice fatto che non si è riusciti a raggiungere il livello della motivazione che guida la libertà umana non semplicemente a fare/evitare qualcosa, ma a calare ciò che va fatto/evitato nel contesto dell’identità personale.
GIUSEPPE MARI 25 giu 2015 00:00