Possediamo soltanto nudi nomi
“Quella che chiamiamo rosa non cesserebbe d’avere il suo profumo dolce, se la chiamassimo con un altro nome”. Per motivi patriottici non cito l’originale inglese di questo famoso verso shakespeariano di Romeo e Giulietta, precisando che la Giulietta in questione non è il modello dell’Alfa Romeo tanto famoso. Modello, per altro, meno problematico del futuro Suv originariamente denominato Milano, ribattezzato in fretta e furia Junior, su sollecitazione del ministro Urso, in nome (!) della difesa dell’italianità: sarebbe contro l’Italia produrre una macchina con il nome italiano in stabilimenti polacchi.
A parte che non si registra nessuna reazione del governo inglese sull’uso della propria lingua (forse oltre Manica sono più distratti), in tutto questo polverone l’unico che brilla con una Stellantis in più è, di sicuro, il produttore, incredulo di poter avere una pubblicità gratuita ed efficace: non si sono mai registrate così tante visualizzazioni del nuovo modello sul sito dell’Alfa Romeo. Con il Ceo Imparato che fa il populista, quasi fosse al Governo: “ci sono temi di stretta attualità più rilevanti del nome di una nuova autovettura”. A questo punto possiamo chiudere con una certa solennità: nomina nuda tenemus (e questo non lo traduco perché non è inglese).