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di MARCO MORI 24 ott 2024 09:08

Piccoli sicari

In una città come Marsiglia (circa due milioni di abitanti) ogni anno ci sono una cinquantina di omicidi su commissione per questioni di narcotraffico, organizzati da bande mafiose rivali che si contendono il territorio strada per strada. Sulla mafia non siamo secondi a nessuno, quindi per noi niente di nuovo. Se non fosse che, ad uccidere, sono sempre più coinvolti ragazzini minorenni, che rispondono a messaggi di reclutamento piazzati nel web e nelle chat, spesso inviati dall’interno delle carceri da boss o loro scagnozzi, offrendo cifre che variano tra i 20mila e i 60mila euro.

Una volta accettato il “contratto” (così viene definito), ai piccoli sicari vengono date le informazioni su come recuperare l’arma: nell’ultimo caso accertato una revolver 358 magnum (non so nemmeno come sia), fatto trovare in una stanza d’albergo, con tanto di autista ignaro a disposizione per accompagnare il killer. In questo caso, visto che l’autista non si fidava a fermarsi in quella zona, il ragazzino ha ucciso prima lui. Per incassare la somma tutto deve essere, ovviamente, filmato. La perfezione perversa con cui è studiata e attuata questa fabbrica di morte toglie fiato e parole. Come è possibile? Mi do solo una spiegazione plausibile perché un ragazzo uccida così, a freddo: è già stato ucciso lui, prima, tante volte.

MARCO MORI 24 ott 2024 09:08