Piazza Loggia: per non dimenticare
Dopo il minuto di silenzio osservato martedì 28 maggio dagli studenti degli atenei bresciani, l’Università di Brescia, congiuntamente con quella di Pisa, ha proposto la creazione di una rete nazionale di Università per la pace, un network al quale sono già pervenute decine di adesioni
Fermarsi per non dimenticare. Bloccare le attività didattiche, di ricerca e gli esami per ricordare un evento tragico della storia della nostra città. Martedì, alle 10.12, docenti e ricercatori dell’Università Statale sono stati invitati dal rettore Maurizio Tira a osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime della strage di piazza della Loggia, mentre gli studenti non impegnati in esami sono stati invitati a prendere parte alla manifestazione commemorativa ufficiale. Un piccolo ma significativo gesto che lega l’università alla città, perché, come ha scritto il Magnifico alla comunità accademica, l’auspicio è che docenti e studenti sappiano alimentare “una memoria interna di quanto accaduto a Brescia il 28 maggio 1974, trovando nel proprio intimo uno spazio in cui collocare la conoscenza di quei fatti e di ciò che rappresentarono per la nostra città”.
Oltre a partecipare in forme diverse al ricordo e al cordoglio verso i familiari delle vittime della strage, l’ateneo statale bresciano, ha continuato il Rettore nel suo messaggio, “si sente impegnato, insieme a tutte le università del mondo, ad affermare la possibilità di una convivenza pacifica tra generazioni, culture, religioni, etnie, tradizioni politiche”, perché “questo è il seme della democrazia e abbiamo il privilegio di poterlo far crescere in noi e nelle giovani generazioni”. Su questo solco si inserisce la recente istituzione – la delibera del Senato accademico è datata 14 maggio – del Centro di Ricerca University for Peace (in sigla “U4P”), iniziativa congiunta con la Casa della Memoria. Il Centro si propone di promuovere, condurre e coordinare studi e ricerche interdisciplinari sulle stragi della seconda metà del Novecento, ma anche sulla pace positiva, sulla prevenzione e sulla gestione dei conflitti. A tal fine saranno promosse e sostenute iniziative sperimentali di formazione per l’educazione alla pace, alla partecipazione e alla cittadinanza attiva, nonché alla gestione, mediazione e trasformazione dei conflitti. Non finisce qui, perché l’Università di Brescia, congiuntamente con quella di Pisa, ha proposto la creazione di una rete nazionale di Università per la pace, un network al quale sono già pervenute decine di adesioni. “Crediamo così – ha concluso Tira – di contribuire a perpetuare quella risposta democratica che la nostra città seppe dare fin dal 1974, in una cornice di coesione sociale che divenne esemplare per l’intero Paese”. Il ricordo alimenta nuove iniziative e fa crescere il senso di comunità.