Persone al centro dell'impresa
Tra le grandi sfide Esg (Environmental, Social, Governance) che le nostre imprese sono chiamate ad affrontare, quelle della responsabilità sociale e ambientale sono tra le partite più difficili da giocare, ma sono anche quelle che determineranno la capacità di una organizzazione economica di restare sul mercato nel lungo periodo. Le due lettere, E e S, hanno tanti collanti che le legano una all’altra e rappresentano un binomio spesso difficile da scindere. Tra i tanti legami, ce n’è almeno uno intramontabile: sono le persone. Se tecnologia, innovazione, digitalizzazione mettono a disposizione strumenti per migliorare le performance e avvicinarci agli obiettivi di sviluppo sostenibili scritti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sono e resteranno le persone i motori del cambiamento e l’energia per tradurre i target in valore. In mezzo ci sono anche le aziende, che hanno la responsabilità di agire sulle leve più adatte perché questo valore sia generato e condivido tra gli stakeholder.
Formazione. La formazione rappresenta, tra tante, una delle leve più efficaci non solo perché conduce verso una preparazione migliore o perché accresce il livello di sicurezza, ma anche perché alimenta una crescita virtuosa, abilita le potenzialità dei giovani e aggiorna le competenze dei meno giovani, apre le porte ad un futuro migliore per ogni singola persona e per la struttura sociale in cui è inserita. In breve, se nelle nostre aziende mettiamo tra i pilastri strategici del business plan obiettivi come il rafforzamento dell’attività, la transizione ecologica ed energetica, lo sviluppo di nuove linee di prodotto o investimenti, grandi o piccoli che siano, allora dobbiamo partire dalla cura e valorizzazione delle nostre persone, nel rispetto delle differenze. Spesso dico che le aziende sono una palestra sociale. Oggi lo sono più che mai perché la crescita economica può essere tale solo se è davvero inclusiva. Per esserlo, anche la gestione dell’impresa non può restare immobile. Ed ecco, quindi, che anche la “G”, la governance d’impresa, entra pesantemente in campo perché sia sempre più efficace, trasparente, etica.