Ottobre vuole essere straordinario
L’obiettivo è risvegliare la consapevolezza dell’urgenza della missio ad gentes, a cui dare nuovo slancio, e contribuire alla trasformazione in senso più missionario della pastorale ordinaria
Ottobre, da sempre è il mese missionario. Quest’anno addirittura straordinario! Lo rende tale anzitutto la volontà del Papa di celebrare il centenario della lettera apostolica Maximum illud di Benedetto XV del 1919. L’obiettivo è risvegliare la consapevolezza dell’urgenza della missio ad gentes, a cui dare nuovo slancio, e contribuire alla trasformazione in senso più missionario della pastorale ordinaria. Straordinario lo rende, inoltre, la concomitanza del Sinodo dei vescovi sull’Amazzonia e soprattutto la consapevolezza ormai diffusa anche nelle nostre parrocchie che l’evangelizzazione, soprattutto in Occidente, o sarà missionaria o semplicemente sarà utile solo a conservare quel poco di cristianesimo che ancora non abbiamo perduto. Certo i volti e la storia dei nostri missionari bresciani presenti nel mondo non smette di interpellarci (ad alcuni di loro dedicheremo il magazine di Kiremba in uscita con Voce la prossima settimana).
La loro testimonianza può dire ancora molto alla nostra azione ecclesiale, ma il rischio che le loro voci restino lettera morta, bei racconti che commuovono il cuore e spingono a qualche atto di beneficenza senza interrogare le scelte e la vita, è alto. Lo penso non solo per le scelte personali e non tanto per quelle di equa sostenibilità o ecologicamente compatibili che lodevolmente e inaspettatamente sembrano essere diventate tanto di moda anche da noi, ma soprattutto per quel fuoco apostolico nella trasmissione della fede, per quella passione per la comunità cristiana, per quell’amore e cura nella celebrazione dell’Eucaristia e nell’assistenza ai più deboli che caratterizza quelle Chiese e che tocca di più il cuore di coloro che hanno avuto la fortuna di visitarle in Africa, America latina o in altri Paesi di missione. Niente, pertanto, ci sarà di straordinario se anche questo mese passerà presto nell’archivio delle occasioni mancate di tanti eventi ecclesiali. Tanto ci sarà di straordinario se servirà a muovere in noi nuovi gesti e parole di Vangelo.