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Brescia
di + PIERANTONIO TREMOLADA 28 set 2023 11:37

Non numeri, ma volti e cuori

La nostra è una società plurale. Siamo chiamati alla convivialità delle differenze e la Chiesa ha il dovere di offrire il suo contributo nell’edificazione di questa comunione universale. Le migrazioni ci interrogano. Siamo consapevoli di trovarci di fronte a un fenomeno epocale, che ci disorienta e rischia di farci sentire impotenti. Non dobbiamo perdere il senso di umanità. Cercare di sentire, di condividere ciò che questi fratelli e sorelle provano è un dovere. Non possiamo trasformare tutto in una questione puramente sociale o di organizzazione politica.

Si tratta non di numeri ma di volti, di cuori carichi di sentimenti, di uomini e donne che hanno un nome e una storia come l’abbiamo noi. Non possiamo cedere all’indifferenza. È il peccato peggiore, perché lascia intendere che la loro dignità di persone non rientra nei nostri interessi. Se il senso di imbarazzo o addirittura di fastidio di fronte a quanto accade dovesse superare il senso di pietà, saremmo di fronte a una terribile sconfitta della civiltà. I migranti vanno accolti, accompagnati e integrati. Occorre aprirsi a un progetto che superi i confini dell’emergenza. Alle persone che giungono nei nostri territori si deve offrire la possibilità di costruirsi il futuro, di dare un senso a tutta intera la propria vita. Non è sufficiente pensare a un tempo iniziale limitato e identificare luoghi chiusi nei quali confinare uomini, donne e bambini che desiderano semplicemente vivere in una giusta normalità.

Occorre immaginare per loro una forma di esistenza che preveda quello che è stato ed è necessario anche per noi: un’abitazione degna, un lavoro, un’istruzione adeguata, un contesto sociale amichevole, l’esercizio della responsabilità civile. Occorre attuare quella integrazione che deve seguire l’accoglienza. Ogni migrazione ha un luogo di partenza e un luogo di arrivo e si sviluppa lungo un percorso. È tutto questo processo che va preso in considerazione, a cominciare dal diritto di non partire, di offrire il proprio contributo al bene del proprio Paese, per poi giungere al contributo da offrire al Paese che accoglie e che presenta delle reali opportunità. La sfida epocale domanda una collaborazione intensa, sincera e intelligente tra tutte le istituzioni coinvolte, al di là dei confini delle singole nazioni.

(Dall’omelia per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, 24 settembre 2023)

+ PIERANTONIO TREMOLADA 28 set 2023 11:37