Non mancare l’occasione di esserci
Il clima con cui si giunge all’appuntamento elettorale del 5 giugno per un certo numero di Comuni italiani, tra cui 27 bresciani, e di grandi città come Roma, Milano, Torino e Napoli, è, come spesso accade, viziato da temi che nulla hanno a che fare con la vita dei cittadini... L'editoriale del n° 22 di "Voce" è di don Adriano Bianchi
È ancora importante che tutti i cittadini, nessuno escluso, sentano la necessità e l’importanza del proprio apporto al processo democratico, attraverso la partecipazione al voto. L’assenza di proposte valide non può giustificare l’astensione: ognuno di noi partecipando direttamente alla vita della propria comunità, oppure contribuendo a costruire un’alternativa, dimostra la sua maturità civica. Nei Comuni più piccoli questo processo avviene con uno stimolo in più: la conoscenza diretta dei candidati. Conoscere da vicino i candidati è una straordinaria possibilità che non sempre si manifesta in altre competizioni elettorali. La politica nazionale a volte non ci dà buoni esempi: si discute molto e si urla per questioni demagogiche e lontane dai veri problemi della gente comune, mentre nelle elezioni amministrative abbiamo l’opportunità di conoscere di persona i candidati e questo ci consente di misurare la bontà della loro proposta anche sulla base della loro storia personale.
L’impegno gratuito e la partecipazione nella vita della comunità, lo spirito di servizio, l’onestà e la trasparenza sono certamente caratteristiche che non possono mancare. Anche a Brescia. e anche in questa competizione elettorale abbiamo visto scendere in campo liste che con impegno e concretezza stanno avanzando proposte amministrative aperte e trasparenti in un processo virtuoso di dialogo con la società civile, i cittadini, le associazioni e le diverse aggregazioni presenti sul proprio territorio di competenza.
È importante sostenere chi oggi con serietà persegue strategie di tutela dell’ambiente, attraverso un uso equilibrato del territorio, chi è attento all’emergenza sociale, solo apparentemente attenuata da alcuni segnali di ripresa economica, chi pur con le limitate disponibilità economiche è sensibile alle politiche sociali a sostegno delle famiglie e a intelligenti politiche di micro-accoglienza e di integrazione con i nuovi cittadini. Ci sono anche tanti giovani preparati che si sono messi a disposizione. La buona politica si fa anche attraverso un sano ricambio generazionale che consenta a qualcuno di imparare da chi ha più esperienza. Anche questo è segno di una speranza nuova per tutti.