Miracoli sportivi
Alcuni giorni fa mi è stato chiesto un articolo per commentare la retrocessione del Brescia calcio in Serie C. Mi sono rifiutato. Ne sono certo, non può finire così il campionato della squadra del cuore. Occorre sempre credere nella vittoria… e sperare. Spesso, infatti, il campo da gioco decreta risultati inaspettati. Ci sono, è vero, squadre più forti o più motivate, ma non c’è mai la certezza assoluta di un risultato. Altrimenti, non esisterebbe il calcioscommesse.
È però vero che la tensione tra i tifosi è molto alta in questi giorni. Soltanto un mese fa il Brescia Calcio era dato per spacciato: ultimo in classifica e retrocessione certa! Con la beffa della Feralpi Salò promossa in Serie B ed il Brescia a rischio di giocare contro il Lumezzane in Serie C. Altro che i bei tempi contro Juventus Inter e Milan. Nel cuore dei tifosi si sono addensate nubi devastatrici: “Se andiamo in serie C… spacòm so tot”. Ed è soprattutto la fede, più della scaramanzia, ad essere chiamata in causa in questo periodo. Nella bella cappella del Brescia Calcio (a Torbole) un giocatore può sempre entrare ed aprirsi alla speranza. Lì si può pregare e riflettere o perlomeno concentrarsi su cosa è veramente importante. Notate: non si prega per vincere. Non si prega perché il nostro Dio è più grande del Dio degli avversari. Si prega semplicemente perché ogni giocatore possa dare il meglio di sé a livello atletico, spirituale e di gruppo.
Ovviamente non posso rivelare i segreti dello spogliatoio. Ma come tutti noi anche i giocatori hanno le proprie le scaramanzie: comportamenti ripetuti perché in passato hanno portato fortuna, tatuaggi di madonne sul corpo, oggetti sacri custoditi nei borsoni; come pure i rosari che il “don” regala in contrapposizione ai “rosari vicentini” (eufemismo per non chiamarle bestemmie!). Posso garantire che ogni giocatore sta cercando la serenità che consente di essere vincenti e apre un rapporto unico con lo sport e con Dio. Nella notte, dopo l’ultima gara giocata a Palermo, il capitano del Brescia, Dimitri Bisoli (uomo di grandi valori umani e di fede), mi ha scritto un messaggio: “Don, è stato un miracolo”. Tutto sembrava perduto e invece la speranza di salvare il campionato è rinata. Quando uscirà questo articolo il Brescia starà affrontando il Cosenza. Due scontri diretti, andata (il 25 maggio) e ritorno (l’1 giugno), alla fine dei quali la squadra vincente resterà in serie B e la squadra perdente scenderà in serie C. Cari tifosi, non siamo ancora retrocessi: il Brescia è vivo, vuole lottare, vuole vincere e… continua a credere nei miracoli.