Maturità: nuovi segnali...
Non si può dire che non ci siano elementi di grande interesse e non solo a livello di maturandi
Anche i settant’anni dal referendum e dal suffragio universale perfetto erano un argomento talmente prevedibile che molti se ne sono distolti pensando che lo fosse troppo, e questa è la prova che qualcosa sta cambiando a Viale Trastevere, non solo nei criteri di scelta dei temi ma probabilmente nel modo di concepire e strutturare la maturità stessa. Vedremo. Più mediato da quell’invito ad una considerazione “sul significato etimologico-storico-simbolico” della parola “confine”, ma pur sempre drammaticamente presente nella nostra coscienza di contemporanei il grande tema del passaggio delle frontiere.
Ma a parte la inusuale concessione all’attualità, non si può dire per il resto che non ci siano elementi di grande interesse e non solo a livello di maturandi: il tema della salvaguardia del paesaggio, dell’ambito storico-politico, ad esempio, che si collega bene a quello socio economico sul Prodotto interno lordo: è evidente che il messaggio è diverso dal passato: non è vero che la salvaguardia della natura sia fine a se stessa, ma anzi è la molla per una ripresa economica che veda nel Pil non un attentato alla salute, all’ecosistema, alle coste e ai boschi, ma un modo per portare turismo qualificato e quindi ricchezza. E un Paese sventrato e sommerso dai rifiuti tossici è difficile che possa attirare turisti. Anche il rapporto tra padre e figlio da sviluppare nell’ambito artistico-letterario, con citazioni da Kafka, Saba e da uno scrittore finalmente riconosciuto nella sua importanza nel panorama novecentesco italiano, Federigo Tozzi, con lo spettro di Freud ad aleggiare sullo sfondo, rafforza la sensazione che i tempi stanno cambiando.